Ho avuto il piacere, anni fa, di seguire una conferenza di Werner Herzog. Ero così giovane, scarna come un teschio ed... emozionantissima. Finalmente! Finalmente Herzog, e in carne ed ossa! Lo stupore inatteso per me è stata però l'osservazione trepidante del suo aspetto, e la sua voce. Agli antipodi di ciò che mi aspettavo. Lo immaginavo inquietante, inquieto. Trasmetteva invece una pace interiore ed esteriore sublimante, così stridente con le sue opere... più lo guardavo, lo ascoltavo, e più mi affiorava alla mente il solo fastidioso pensiero: questo è un uomo in pace, col mondo e con se stesso. Questo mi infastidiva, perché io non ero in pace, non lo sarei mai stata. E avrei voluto avere il suo talento. E non l'avevo. Eppure... improvvisamente lasciai che i pensieri si azzuffassero tra loro e lo guardai davvero. Non più come Werner Herzog, il grande artista che sognavo di essere, ma come un uomo. E si, mi sentii in pace. Quella sera mi sentii in pace. Herzog mi ha donato i suoi film, i suoi documentari, Klaus e... un po' di pace. Che altro chiedere ad un artista per poterlo definire un grande artista?
Freddy... se il Volodja fosse ancora al mondo me lo divorerei, e me lo terrei gigante indigesto nel pancino per non defecarlo. Tutto per me. Altro che divi di Hollywood, quello sì che era bello! Bello. Altro che la Caprioglio!
Lili Paoly, detta micia, a spasso col Vlad
Adieu, vado a leggermi L'insostenibile leggerezza dell'essere. No, non l'ho ancora letto. Perché detesto le storie d'amore. Ma per oggi no, faccio che non le detesto.
Non ho detto che la Caprioglio fosse bella. A me per esempio, non fotte un cazzo della bellezza, anzi una donna troppo bella, non mi ha mai fatto sentire, quella strana sensazione che definirei: "Avere le farfalle nei... coglioni".
Paoly, se ho imparato a conoscerti un pochino, sono sicura che ti piacerà moltissimo il Kundera che andrai a leggere. io l'ho letto due volte. è di una delicatezza quasi straziante e straniante. non può mancare nella biblioteca privata di un buon lettore. ti lascio con una frase tratta dal romanzo, con il pensiero più affettuoso da parte mia.
"Voleva fermarsi sulla riva e guardare a lungo l'acqua, perché l'acqua che scorre placa e guarisce. Il fiume scorre da sempre e le vicende degli uomini si svolgono sulla riva. Si svolgono per essere dimenticate il giorno dopo e perché il fiume scorra oltre" (Milan Kundera - L'insostenibile Leggerezza dell'Essere - pag 174 - paragrafo 29 parte quarta 'L'anima e il corpo' -- Ed. Gli Adelphi)
forse lo hai letto, ma se per caso non lo avessi fatto, ti segnalo anche un Capolavoro Assoluto di una scrittrice (evviva, finalmente possiamo citare orgogliosamente una donna!!!)
MEMORIE DI ADRIANO di Marguerite Yourcenar penso lo troverai solo in edizioni Einaudi
OPERA STUPENDISSIMA!!!! ECCEZIONALE!!!! (secondo me)
"Il vero luogo natio è quello dove per la prima volta si è posato uno sguardo consapevole su se stessi" (pag. 31 - Varius Multipex Multiformis)
7 commenti:
Ho avuto il piacere, anni fa, di seguire una conferenza di Werner Herzog. Ero così giovane, scarna come un teschio ed... emozionantissima. Finalmente! Finalmente Herzog, e in carne ed ossa! Lo stupore inatteso per me è stata però l'osservazione trepidante del suo aspetto, e la sua voce. Agli antipodi di ciò che mi aspettavo. Lo immaginavo inquietante, inquieto. Trasmetteva invece una pace interiore ed esteriore sublimante, così stridente con le sue opere... più lo guardavo, lo ascoltavo, e più mi affiorava alla mente il solo fastidioso pensiero: questo è un uomo in pace, col mondo e con se stesso. Questo mi infastidiva, perché io non ero in pace, non lo sarei mai stata. E avrei voluto avere il suo talento. E non l'avevo. Eppure... improvvisamente lasciai che i pensieri si azzuffassero tra loro e lo guardai davvero. Non più come Werner Herzog, il grande artista che sognavo di essere, ma come un uomo. E si, mi sentii in pace. Quella sera mi sentii in pace. Herzog mi ha donato i suoi film, i suoi documentari, Klaus e... un po' di pace. Che altro chiedere ad un artista per poterlo definire un grande artista?
Massima stima, per le interpretazioni in Aguirre e Woyzeck....Ma soprattutto per essersi chiavato, la Caprioglio appena ventenne!!...
Freddy... se il Volodja fosse ancora al mondo me lo divorerei, e me lo terrei gigante indigesto nel pancino per non defecarlo. Tutto per me. Altro che divi di Hollywood, quello sì che era bello! Bello.
Altro che la Caprioglio!
Lili Paoly, detta micia, a spasso col Vlad
Adieu, vado a leggermi L'insostenibile leggerezza dell'essere. No, non l'ho ancora letto. Perché detesto le storie d'amore. Ma per oggi no, faccio che non le detesto.
Klausss fichissimooo!!!
Non ho detto che la Caprioglio fosse bella. A me per esempio, non fotte un cazzo della bellezza, anzi una donna troppo bella, non mi ha mai fatto sentire, quella strana sensazione che definirei: "Avere le farfalle nei... coglioni".
Paoly, se ho imparato a conoscerti un pochino, sono sicura che ti piacerà moltissimo il Kundera che andrai a leggere. io l'ho letto due volte. è di una delicatezza quasi straziante e straniante. non può mancare nella biblioteca privata di un buon lettore.
ti lascio con una frase tratta dal romanzo, con il pensiero più affettuoso da parte mia.
"Voleva fermarsi sulla riva e guardare a lungo l'acqua, perché l'acqua che scorre placa e guarisce. Il fiume scorre da sempre e le vicende degli uomini si svolgono sulla riva. Si svolgono per essere dimenticate il giorno dopo e perché il fiume scorra oltre"
(Milan Kundera - L'insostenibile Leggerezza dell'Essere - pag 174 - paragrafo 29 parte quarta 'L'anima e il corpo' -- Ed. Gli Adelphi)
Grazie Attimi!
In effetti mi sta piacendo... :)))
forse lo hai letto, ma se per caso non lo avessi fatto,
ti segnalo anche un Capolavoro Assoluto di una
scrittrice (evviva, finalmente possiamo citare orgogliosamente una donna!!!)
MEMORIE DI ADRIANO di Marguerite Yourcenar
penso lo troverai solo in edizioni Einaudi
OPERA STUPENDISSIMA!!!! ECCEZIONALE!!!!
(secondo me)
"Il vero luogo natio è quello dove per la prima volta si è posato uno sguardo consapevole su se stessi" (pag. 31 - Varius Multipex Multiformis)
ari ciao ;-)
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