Dopo Nicolino anche Giuseppe è morto. La nostra
era un'amicizia appena nata, piena di promesse, di cene da
fare assieme, di tempo da vivere, di film da inventare e
da ritagliare sul suo bellissimo volto profetico. Io e mio
fratello Roberto vogliamo ricordarlo così: sotto i portici
del Duomo, davanti alle dieci vetrine luccicanti a due
piani della Mondadori, tranquillo con il suo banchetto
di libri. Davide contro Golia. Quando muore un poeta
ti resta dentro un sorriso, il sorriso della libertà. Ciao
Giuseppe. Ti vogliamo bene per quello che sei.
4 commenti:
:-(
la luce abbacinante del suo cuore e dei suoi pensieri ha illuminato chi lo ha incontrato, anche solo per un piccolo breve istante, anche solo attraverso le immagini.
alla famiglia tutta di Giuseppe va il mio pensiero..
Mi dispiace, vorrei leggere ogni parola scritta da quest'uomo.
Utopia? In barba a tutti, in barba all'assurdo, così mi pare, alla fine è morto da uomo felice. Ha vissuto di quello che più amava e voleva, l'amore della sua famiglia e la vocazione per la scrittura.
Grazie Ricky, ho rivisto con lo stesso piacere e trasporto uno dei tuoi più bei ritratti
E' molto triste. Dannatamente triste.
Quando ho visto per la prima volta questo tuo bellissimo ritratto sono stata rapita dall'intelligenza prodigiosa, incorruttibile e sfavillante nell'etere di Giuseppe. Talmente acuta, pervasiva nella sua levità, nel suo splendore avvolgente che mi è sembrato di inglobarla dentro me attraverso l'aria che inspiravo. Quasi fosse l'ossigeno stesso, quasi fosse profumo.
Giuseppe mi ha conquistata, senza riserve.
Giuseppe mi ha incantata.
Giuseppe è un profumo.
Grazie Riccardo per questo tuo ritratto. Adoro questo ritratto.
... già.
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