martedì 31 marzo 2015

NAHED SILVIA

Nahed era egiziana, la moglie dell'ingegnere Roberto M., il migliore
amico di mio padre ( l'amico di gioventù, quello con cui vai nei bordelli
e guidi di notte ubriaco e per non fare incidenti ti tieni a distanza dalle
luci rosse ed eviti quelle bianche ). Nahed e Roberto, una bella casa ai
Parioli, tre figli : Renzo, Dodi e Roberta. Nahed quando avevo 8 anni
mi portò alla messa, si era appena convertita al cattolicesimo, eravamo
in una località di mare nel Lazio, mi lasciò solo per fare la comunione, e
io vedendo una lunga fila che mangiava qualcosa mi accodai, ero come
ipnotizzato. Lei mi portò turbata fuori dalla chiesa e guardando le stelle
chiese perdono a Dio per il mio gesto : mangiare il corpo di Cristo senza
alcuna consapevolezza. Rimasi impressionato. Mi chiedevo che cosa
avessi fatto di male. Nahed madre premurosa e severa, tutta dedita
alla famiglia, un volto intenso, un volto fiero, due occhi di brace, e una
voce indimenticabile. Una voce da condottiera. Renzo, Dodi e Roberta
crescono, diventano adulti, si sposano, si fanno una vita, e Nahed
si perde, non è più la madre condottiera, la sua vita ai Parioli diventa
senza senso, allora Nahed si inventa una cosa meravigliosa,
si innamora di un cardinale, il cardinale Oddi di Roma. Organizza
feste nella bella casa dei Parioli, invita il cardinale, tutti baciano la
mano al cardinale tra un bicchiere di champagne e una tartina.
Roberto Misitano soffre, vede che sua moglie sta male, Nahed è
ossessionata dal cardinale e questo crea imbarazzo alla Curia
Romana. Misitano porta la moglie dallo psichiatra, niente da fare,
Nahed cambia nome e si fa chiamare Silvia, ama il cardinale O.,
un amore mistico, un amore disperato, la famiglia Misitano si
disgrega. Nahed Silvia inizia a dipingere, quadri violentissimi di
gioia, ma Nahed Silvia sta male, la sua gioia è la gioia oscura di
una madre che non si sente più madre perché i figli non hanno
più bisogno di lei. Se ai tempi avessi avuto il pallino dei miei video
ritratti sarebbe stato sicuramente uno dei più belli. Nahed Silvia
alla fine della sua vita è tornata alle origini, al Cairo. Nahed è morta
al Cairo, vicino al Nilo, nel suo mistero di madre condottiera.
Roberto Misitano si è trasferito in California, ha avuto una figlia da
un'altra donna, è stato lasciato dopo qualche anno perché " too
caring ", troppo premuroso. Renzo, Dodi e Roberta, i figli di Nahed 

Silvia, non li sento più, spero siano felici. Come cambia la vita delle 
persone! Anche il cardinale O. è morto. Ma io non dimentico, 
non dimentico Nahed Silvia, quando avevo 8 anni, con il corpo di Cristo 
nel mio corpo, lei chiese perdono per me, chiese perdono alle stelle, 
al Creato, e aveva già negli occhi il seme della follia, ma io ero ancora 
troppo piccolo per capirlo.

4 commenti:

-farinomane ha detto...

Forse sei l'unico al mondo ad essere anticipatario nel sacramento della comunione. Dovevi portarteli male i tuoi sei anni se il prete non se ne è accorto.

Te la cavi anche nei racconti brevi.

rickyfarina ha detto...


Forse erano otto o nove ora che ci penso...counque pochi, non dieci.

rickyfarina ha detto...


Ho cambiato in otto, mi sembra l'approssimazione più plausibile secondo i miei ricordi.

Anonimo ha detto...

Chissà... se Nahed avesse potuto convogliare il suo desiderio d'amare e di condottiera in un volontariato....il suo destino e quello della sua famiglia sarebbe stato diverso. Chissà ....Chicca