Sig. Farina le auguro successo per così produrre il vigile armeno e per amare ed esser amato molto dalle sue attici preferite :) Messaggio per Chicca: se non riesce a capire il contenuto drl video si faccia aiutare da un adulto.
Beh... al di là di discorsi complicati, io la penso così:
1*L'uomo si relaziona col mondo con le figure della menzogna.
2*I lavori di Richy hanno la loro ragion d'essere & filo conduttore nella FORMA - nello STILE.
Qual è questa forma? Beh... è la forma della VERITA'... Richy dà verità al contenuto (non gioco con i termini: transfert, controtrasfert, fenomenologia, lasciar-essere... ect. ...).
Di conseguenza lo stile è quello del "parare nel modo giusto" - in modo cioè da garantire l'esperienza della verità.
Verità (e bellezza) forse del trucco... ossia più vicina a Charles Baudelaire che ad una sensibilità di tipo romantico, ossia ingenuamente naturale... .
La contraddizione e, quindi, il motore di tutto credo sia proprio nello STILE: nella capacità, quindi, di dar verità prescindendo anche dal contenuto... .
In questo senso credo che nei lavori di Richy ci sia una sorta di evoluzione del Neorealismo, una Rivoluzione Copernicana giusto per usare termini abusati:
ossia si para una verità truccata con la maschera ed il mascara del trucco, per dare luogo ad una verità... verità che passa negli occhi di chi guarda cercando di tagliarne i pregiudizi e le sovrastrutture... anche se per far questo ci vuole un certo atteggiamento da parte di chi guarda... .
Quindi la cosa è più complicata dal neorealismo... che tra l'altro in nuce era presente - a mio avviso - anche durante alcuni film prodotti durante la II Guerra Mondiale (ad es.: "Alfa Tau": dove marinai della regia marina recitano la parte di loro stessi come soldati... compreso il comandante di sommergibili Zelik ect... .
Concludendo: lo stile è quello dell'occhio che uccide o che "taglia" come direbbe Luis Buñuel... : una Luna tagliata dalle nuvole... boh... per me è così... almeno per ora.
2 commenti:
Sig. Farina le auguro successo per così produrre il vigile armeno e per amare ed esser amato molto dalle sue attici preferite :) Messaggio per Chicca: se non riesce a capire il contenuto drl video si faccia aiutare da un adulto.
Beh... al di là di discorsi complicati, io la penso così:
1*L'uomo si relaziona col mondo con le figure della menzogna.
2*I lavori di Richy hanno la loro ragion d'essere & filo conduttore nella FORMA - nello STILE.
Qual è questa forma?
Beh... è la forma della VERITA'...
Richy dà verità al contenuto (non gioco con i termini: transfert, controtrasfert, fenomenologia, lasciar-essere... ect. ...).
Di conseguenza lo stile è quello del "parare nel modo giusto" - in modo cioè da garantire l'esperienza della verità.
Verità (e bellezza) forse del trucco... ossia più vicina a Charles Baudelaire che ad una sensibilità di tipo romantico, ossia ingenuamente naturale... .
La contraddizione e, quindi, il motore di tutto credo sia proprio nello STILE: nella capacità, quindi, di dar verità prescindendo anche dal contenuto... .
In questo senso credo che nei lavori di Richy ci sia una sorta di evoluzione del Neorealismo, una Rivoluzione Copernicana giusto per usare termini abusati:
ossia si para una verità truccata con la maschera ed il mascara del trucco, per dare luogo ad una verità... verità che passa negli occhi di chi guarda cercando di tagliarne i pregiudizi e le sovrastrutture... anche se per far questo ci vuole un certo atteggiamento da parte di chi guarda... .
Quindi la cosa è più complicata dal neorealismo... che tra l'altro in nuce era presente - a mio avviso - anche durante alcuni film prodotti durante la II Guerra Mondiale (ad es.: "Alfa Tau": dove marinai della regia marina recitano la parte di loro stessi come soldati... compreso il comandante di sommergibili Zelik ect... .
Concludendo: lo stile è quello dell'occhio che uccide o che "taglia" come direbbe Luis Buñuel... : una Luna tagliata dalle nuvole... boh... per me è così... almeno per ora.
Ma non complichiamoci troppo la vita... . (Luca)
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