venerdì 30 gennaio 2015

AMORE CIBO

Stasera parto per il mare con mio fratello, e mare significa mamma, e
mamma significa amore-cibo. Cannibalismo, in sostanza. Ho la febbre,
mal di gola e tosse. Non ho pazienza di asciugarmi i capelli fino alla
fine, così esco con i capelli ancora bagnati e la febbre non tarda mai
a venire, ma avere la febbre mi piace, mi riporta all'infanzia, al bicchiere
di latte caldo e miele che mamma mi portava a letto. Ieri tutto il giorno
a letto a leggere Philip Roth (La mia vita di uomo ), finito ne ho subito
iniziato un altro ( Ho sposato un comunista ). Mi tiene compagnia
questo scrittore. Ormai sono come un drogato. Oggi sono uscito solo
per bere un caffè, meglio non rischiare, dovevo andare in un'edicola
vicino a via De Amicis a ritirare un film che sognavo di vedere da
tempo : Parigi ci appartiene di Rivette. Andrà a prenderlo mio fratello
Roberto, così finalmente riuscirò a vedere questo film nouvelle vague
che manca alla mia collezione mentale, una lacuna perdonabile che
verrà perdonata questo week end. Se non sbaglio è il film che Antoine
va a vedere insieme alla mamma e al "papà" nei 400 colpi...

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