Non mi piace andare controcorrente, da buon pigro seguo semplicemente la mia corrente, e se la mia corrente è contro qualcosa o qualcuno non è colpa mia, seguo il mio flusso, la mia natura, sono un uomo naturale.
24 commenti:
Anonimo
ha detto...
Beh... il problema della natura dell'uomo è che proprio "questa" natura è già sempre inquinata, uccisa e gravida di parole...
Con molta ironia, auto-ironia e scioltezza ti dedico una poesia per esplicitare il concettino sopra-esposto:
TITOLO: Parola di terra d’uova Parola nuda e sola vivi per la terra con chi ti trova, ma chi ti trova ti rivolta, e tu così rivolti il mondo come frittata d’uova rotonda, molle e profonda.
PS: il conflitto è immanente... non si scappa... lo si può solo esorcizzare imparando a morire... poco a poco... come un piccolo diavolo hegeliano crocifisso nel gran circo delle sue tristi e felici "figure"...
Del resto anche la filosofia del Cuckold è un esercizio di morte per non perdere del tutto se stessi, tornando a "casa"... nel modo in cui lo "predicavano" sottovoce i mistici russi: ossia mettendoci nelle circostanze concrete che più ci fanno saltare il nostro "piccolo mondo antico" pieno di buone e pessime cose di cattivo gusto... ma - insomma - sformarsi per riformarsi in modo più molle e con strutture più "blande"... guardano poi il mondo e noi stessi con l'occhio tagliato di un povero e vecchio cane andaluso... (PS: ricordi l'immagine finale del film? quasi un quadro di amore e morte... dose forse si vuol dire che c'è più morte nella vita che vita dopo la morte)...
Non direi... anche gli elettroni sono trascinati dalla corrente e,tra l'altro, sanno pure esercitare un certo attivo magnetismo campestre... in pratica sono come le nostre "parole di terra d'uova"... attivamente passive e passivamente attive... ed ancora capaci sia di aprire il mondo (attraverso la poesia ad esempio) che di chiuderlo (es.: il linguaggio "chiuso" usato da tv, giornali... ed economisti)... Ciao, Luca.
Gli elettrono non possono essere trascinati dalla corrente perché essi stessi sono la corrente, la quale non possiede sempre la medesima direzione di percorrenza continua, ma può anche alternarsi in direzioni opposte a seconda del raggiungimento dell equilibrio. Una corrente a senso unico non é equilibrio ma autodistruzione.
Anonimo ( ma quante persone anonime ci sono al mondo!) lei non tiene conto che il mio cervello è un acceleratore di particelle, e che i miei testicoli sono pieni di vita galleggiante, scorro e galleggio, a volte scureggio, sono un uomo in fondo! Molto in fondo, un uomo abissale che resuscita ogni mattina con il cazzo vescicale duro, ma anche il cazzo mentale, ecco, mi veda tutto cazzo, un cazzone insomma. Contento/a?
Anonimo... le confido un segreto: 1) "gli elettroni non possono", ma gli uomini sì... è proprio questo il cuore del problema... siamo attraversati dalla possibilità dell'autodistruzione... un po' per nostra natura (polarità cervello-pisello di schopenhaueriana memoria tra volontà e nolontà - ossia io e non-io) ed un po' per nostra cultura (proprio in quanto la nostra vita viene gestita "ex-machina" attraverso la regolazione della nostra morte, ironia e poesia sono sempre più out e tabù).
Viviamo nelle "parole" e le parole sono dinamite... fonte di luce e salvezza, ma anche possibile "driver" di una totale apocalisse.
Ciao :)
Luca
PS: @Richy... Ok, entro la fine del mese o l'inizio di febbraio ci possiamo incontrare, ciao !!!
Si capisco, ma la possibilità dell'autodistruzione perché viene scelta? Forse perché la libertà é una delle poche parole che fa fremere il cuore. Libertà : in questo vocabolo é racchiusa la grandezza del vero uomo,ma chi è capace di comprenderla nel giusto dignificato, visto che la materia stessa obbedisce a leggi ferree, per esempio lo squalo stesso obbedidce al ciclo naturale alimentare quindi non ha libertà e volontà o responsabilità decisionale. Ma l'uomo invece se é libero di scegliere allora vuol dire che puo autodistruggersi interiormente, spiritualmente e perchè distruggersi? Perché diventare degli squali che sono cosi brutti e cattivi.
Sai che in California ho avuto un vis-à -vis con un delfino? Che meraviglia, ci siamo guardati negli occhi, ci separava solo il vetro della sua immensa vasca, poi lui ha alzato la testa per schizzarmi tutto e giuro, ti giuro, si è messo a ridere, a ridere in modo delfinesco naturalmente...è stato bellissimo.
Ha un bel sorriso se ha fatto sorridere un delfino :) come il delfino anche io penso che lei non sia uno squalo, ma un animo profondamente buono, non si distrugga se può.ciao
@Anonimo: spesso si è scelti come vittime della propria disperazione, purtroppo non siamo Dio e quindi non possiamo darci le circostanze che fanno il nostro piccolo mondo antico... Luca
La scelta può esistere, ma ci si può anche distruggere sovrappensiero ossia agiti dal proprio disperato dolore... non si tratta di non voler scegliere, ma di non porsi neppure il problema di farlo - proprio perché troppo annegati nella propria goccia di dolore...
Se la disperazione é un insopportabile stato di scoraggiamento allora lo considero dolore senza vera padronanza di se, con un basso livello di responsabilità morale. cmq stiamo facendo un discorso troppo generalizzato percapire cosa tu realmenti vorresti intendere.
Errata corrige: aut-aut oppure un Auchan oppure "Out like a balkon" o "Balkon-out" o un "laudano" o un lauda-sì o "cum Laude" o "Laudato sii, o mi Signore"; come vede ci sono infinite endovene interpretative, comunque mi scusi & sempre infinite borghesi cordialità.
Io mi sento un OUT- OUT, significa FUORI FUORI? Ma è stupendo. D'ora in poi mi presenterò così: Richard Out Out. Per consolazione una volta a scuola tantissimi anni fa scrissi "la madonnina d'orata!", una madonnina che puzza di pesce, ci pensate? E, questo ancora più grave, all'università durante un esame non ricordavo un passato remoto, dentro di me mi chiedevo "assistì o assistette"? Stavo parlando di Seneca, allora il mio cervello partorì "Seneca prese parte - da un punto di vista oculare - all'omicidio di...etc etc...capite? Un punto di vista oculare dissi! Dio, scoppiarono tutti a ridere, anche il docente.
... poco prima dei sette anni... io scrissi: "Alessandro Magno fece questo e quello non solo per conquistare nuove TETTE per il suo Impero..." (invece che terre !!!). Risultato -3 punti...
PS: La cosa grave è che io volevo scrivere aut-aut; un'altra cosa grave è che se ci avesse pensato Heidegger o William Shakespeare... all'out-out la filo occidentale avrebbe preso tutta un'altra piega... un'altra cosa grave è che aut-aut è probabilmente la traduzione non proprio esattissima di Enten-Eller... infine, posso essere certo del fatto che Kierkegaard voglia dire cimitero in danese... cosa che rende tutto molto più gothic-zombie...
24 commenti:
Beh... il problema della natura dell'uomo è che proprio "questa" natura è già sempre inquinata, uccisa e gravida di parole...
Con molta ironia, auto-ironia e scioltezza ti dedico una poesia per esplicitare il concettino sopra-esposto:
TITOLO: Parola di terra d’uova
Parola nuda e sola vivi per la terra con chi ti trova,
ma chi ti trova ti rivolta, e tu così rivolti il mondo
come frittata d’uova rotonda, molle e profonda.
PS: il conflitto è immanente... non si scappa... lo si può solo esorcizzare imparando a morire... poco a poco... come un piccolo diavolo hegeliano crocifisso nel gran circo delle sue tristi e felici "figure"...
Del resto anche la filosofia del Cuckold è un esercizio di morte per non perdere del tutto se stessi, tornando a "casa"... nel modo in cui lo "predicavano" sottovoce i mistici russi: ossia mettendoci nelle circostanze concrete che più ci fanno saltare il nostro "piccolo mondo antico" pieno di buone e pessime cose di cattivo gusto... ma - insomma - sformarsi per riformarsi in modo più molle e con strutture più "blande"... guardano poi il mondo e noi stessi con l'occhio tagliato di un povero e vecchio cane andaluso... (PS: ricordi l'immagine finale del film? quasi un quadro di amore e morte... dose forse si vuol dire che c'è più morte nella vita che vita dopo la morte)...
Ciao a tutti,
Luca
Un po come i pesci morti, gli unici trascinati dalla corrente.
Non direi... anche gli elettroni sono trascinati dalla corrente e,tra l'altro, sanno pure esercitare un certo attivo magnetismo campestre...
in pratica sono come le nostre "parole di terra d'uova"... attivamente passive e passivamente attive... ed ancora capaci sia di aprire il mondo (attraverso la poesia ad esempio) che di chiuderlo (es.: il linguaggio "chiuso" usato da tv, giornali... ed economisti)... Ciao, Luca.
Ciao Luca, se vivi e Milano incontriamoci, mi stai simpatico.
Gli elettrono non possono essere trascinati dalla corrente perché essi stessi sono la corrente, la quale non possiede sempre la medesima direzione di percorrenza continua, ma può anche alternarsi in direzioni opposte a seconda del raggiungimento dell equilibrio. Una corrente a senso unico non é equilibrio ma autodistruzione.
Anonimo ( ma quante persone anonime ci sono al mondo!) lei non tiene conto che il mio cervello è un acceleratore di particelle, e che i miei testicoli sono pieni di vita galleggiante, scorro e galleggio, a volte scureggio, sono un uomo in fondo! Molto in fondo, un uomo abissale che resuscita ogni mattina con il cazzo vescicale duro, ma anche il cazzo mentale, ecco, mi veda tutto cazzo, un cazzone insomma. Contento/a?
Ma no, non penso che lei sia un "ca..one".Dovrebbe essere meno pigro, come i pesci che seguono sempre la direzione opposta della corrente. Ciao :)
Anche gli squali?
Anonimo... le confido un segreto:
1) "gli elettroni non possono", ma gli uomini sì... è proprio questo il cuore del problema... siamo attraversati dalla possibilità dell'autodistruzione... un po' per nostra natura (polarità cervello-pisello di schopenhaueriana memoria tra volontà e nolontà - ossia io e non-io) ed un po' per nostra cultura (proprio in quanto la nostra vita viene gestita "ex-machina" attraverso la regolazione della nostra morte, ironia e poesia sono sempre più out e tabù).
Viviamo nelle "parole" e le parole sono dinamite... fonte di luce e salvezza, ma anche possibile "driver" di una totale apocalisse.
Ciao :)
Luca
PS: @Richy... Ok, entro la fine del mese o l'inizio di febbraio ci possiamo incontrare, ciao !!!
Si capisco, ma la possibilità dell'autodistruzione perché viene scelta? Forse perché la libertà é una delle poche parole che fa fremere il cuore. Libertà : in questo vocabolo é racchiusa la grandezza del vero uomo,ma chi è capace di comprenderla nel giusto dignificato, visto che la materia stessa obbedisce a leggi ferree, per esempio lo squalo stesso obbedidce al ciclo naturale alimentare quindi non ha libertà e volontà o responsabilità decisionale. Ma l'uomo invece se é libero di scegliere allora vuol dire che puo autodistruggersi interiormente, spiritualmente e perchè distruggersi? Perché diventare degli squali che sono cosi brutti e cattivi.
Sai che in California ho avuto un vis-à -vis con un delfino? Che meraviglia, ci siamo guardati negli occhi, ci separava solo il vetro della sua immensa vasca, poi lui ha alzato la testa per schizzarmi tutto e giuro, ti giuro, si è messo a ridere, a ridere in modo delfinesco naturalmente...è stato bellissimo.
Ha un bel sorriso se ha fatto sorridere un delfino :) come il delfino anche io penso che lei non sia uno squalo, ma un animo profondamente buono, non si distrugga se può.ciao
@Anonimo: spesso si è scelti come vittime della propria disperazione, purtroppo non siamo Dio e quindi non possiamo darci le circostanze che fanno il nostro piccolo mondo antico... Luca
@Luca, ma la scelta se esiste ...non é in funzione dell'autodistruzione?
La scelta può esistere, ma ci si può anche distruggere sovrappensiero ossia agiti dal proprio disperato dolore... non si tratta di non voler scegliere, ma di non porsi neppure il problema di farlo - proprio perché troppo annegati nella propria goccia di dolore...
Nel dolore non può esserci scelta perche non può esserci lucidità, piena avvertenza, deliberato consenso. Ciao.
Ci sono gradi diversi di disperazione e gradi diversi di padronanza di sé... più o meno correlati - non è mai un out-out... bianco o nero...
Se la disperazione é un insopportabile stato di scoraggiamento allora lo considero dolore senza vera padronanza di se, con un basso livello di responsabilità morale. cmq stiamo facendo un discorso troppo generalizzato percapire cosa tu realmenti vorresti intendere.
"...non è mai un out-out..."
Sarà un atout? Un autan? Mah!
Mah...
Errata corrige: aut-aut oppure un Auchan oppure "Out like a balkon" o "Balkon-out" o un "laudano" o un lauda-sì o "cum Laude" o "Laudato sii, o mi Signore"; come vede ci sono infinite endovene interpretative, comunque mi scusi & sempre infinite borghesi cordialità.
Luca
Io mi sento un OUT- OUT, significa FUORI FUORI?
Ma è stupendo. D'ora in poi mi presenterò così:
Richard Out Out. Per consolazione una volta a scuola tantissimi anni fa scrissi "la madonnina d'orata!",
una madonnina che puzza di pesce, ci pensate?
E, questo ancora più grave, all'università durante un esame non ricordavo un passato remoto, dentro di me mi chiedevo "assistì o assistette"? Stavo parlando di Seneca, allora il mio cervello partorì "Seneca prese parte - da un punto di vista oculare - all'omicidio di...etc etc...capite?
Un punto di vista oculare dissi! Dio, scoppiarono tutti a ridere, anche il docente.
... poco prima dei sette anni... io scrissi: "Alessandro Magno fece questo e quello non solo per conquistare nuove TETTE per il suo Impero..." (invece che terre !!!). Risultato -3 punti...
PS: La cosa grave è che io volevo scrivere aut-aut; un'altra cosa grave è che se ci avesse pensato Heidegger o William Shakespeare... all'out-out la filo occidentale avrebbe preso tutta un'altra piega... un'altra cosa grave è che aut-aut è probabilmente la traduzione non proprio esattissima di Enten-Eller... infine, posso essere certo del fatto che Kierkegaard voglia dire cimitero in danese... cosa che rende tutto molto più gothic-zombie...
:)
Eh!
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