mercoledì 20 marzo 2019

Valter

Era un figlio di puttana, un testardo calabrese, uno che
rimetteva in sesto le persone a furia di calci in culo.
Rude ma preparato, ed era proprio la sua spietatezza
che aiutava le persone, c'era una forma di pietà nella
sua caparbia volontà di potenza. Nessuno deve arrendersi.
Bisogna lottare. E se non hai le forze per lottare devi
affidarti a questi figli di puttana meravigliosi. Pensieri
nati alla fermata dell'autobus, ascoltando Valter, un
settantenne che mi ha chiesto l'elemosina alla fine
di un concerto, e poi l'ho ritrovato alla fermata, mi
ha detto: "sei l'unico che mi ha dato qualcosa". Tieni
altri due euro Valter. E aspettando la 67 mi ha fatto
una panoramica della sua vita, tre figli che vivono
in Romagna, una moglie paralizzata, 400 euro di
pensione, la bolletta della luce che scade senza pietà,
un cagnolino di nome Tommy che lo aspetta a casa.
"Preferirei morire di fame piuttosto che mangiarlo,
ma la fame ti fa fare strane cose, caro Ricky".
Ciao Valter, ora devo scendere, sono arrivato, se
ti ritrovo in giro la prossima volta ti faccio un film
e lo dedichiamo a quel primario figlio di puttana
che ti ha rimesso in piedi dalla sedia a rotelle, ok?
"Ricky, ma hai mai fatto qualcosa di grosso?".
No Valter, i miei sono piccoli, piccoli film. Ciao.

2 commenti:

marti64 ha detto...

Questo per me è gia un bel film,dovrai solo aggiungere qualche
dettaglio, sarà un grande film

rickyfarina ha detto...


Bacio!