mercoledì 27 marzo 2019

POESIA INCOMPRENSIBILE

Stratosferico.
Carta velina.
Chiodo.

Appuntamento alla luce.

Carne.
Cimitero.
Lampone.

Un corpo immerso in un liquido...
Teorema interrotto.
Rovi.

Mare.
Fratelli.
Sorelle.

Cesoia dello sguardo.

5 commenti:

attimiespazi ha detto...

chissà cosa ne pensa Davide?
:-)

comunque, è un movimento minore quello delle poesie incomprensibili. personalmente, preferisco le incomprensibili poesie: hanno quell'alluminio in più che puoi mettere anche in forno e coincidono con l'atterraggio aereo di un asciugamano tenuto in frigorifero.
dicasi anche attitudine cementizia che si scolla dai soliti babà pieni di rum che possiamo incontrare in un ascensore ascellare. ne deriva che domani potrebbe anche non essere giovedì perché sì, ma anche no, visto che la libertà non si compra dal panettiere sotto casa e tantomeno dal maniscalco.
concludo, ricordando di non dimenticare le piastrelle gnostiche sempre pronte a regalarci risposte inconsuete ai dubbi che aleggiano come pipi e strelli nell'intelletto dell'incompresa poetitudine dei più, dei meno, dei per e dei divisi..

.attimi

marti64 ha detto...

é diventato un poeta ermetico Ricky?
Una poesia in piena libertà, Ricky lo
è stato sempre

altrimentipresente ha detto...

Solo i grandi maestri di stile
sanno essere oscuri.

Oscar

rickyfarina ha detto...

Ottimi interventi. Mi complimento.

Davide ha detto...



Ma ci credi che m'ha fatto sorridere sta POESIA INCOMPRENSIBILE?
L'accostamento tra certe parole tra l'assurdo e il sorprendente l'ho trovato comicamente geniale.
Avevo il gatto sul divano quando l'ho letta ad alta voce e quando ho finito gli ho chiesto cosa ne pensava.
Scuotendo la testa e con la coda a mò di gesto dell'ombrello se ne andato dicendomi di andare a ciapà i ratt.
Io?!? Gli ho risposto.
Ma ci credi?
Dove siamo arrivati mi domando.