Vi sembrerà assurdo e ridicolo, lo so. Stasera fondo un partito politico. Parto dal presupposto
che il popolo ormai non esiste più, attorno a me vedo solo tante irreparabili solitudini, tante
anime smarrite. Il popolo, per me, esiste solo quando fa una rivoluzione. Che cosa vedo?
Vedo schermi, l'invasione degli schermi. Vedo tanti individui schermati. Non vedo il popolo.
Non sento il popolo. Vedo schermi. Schermi tv. Schermi del cellulare. Schermi del computer.
Lo schermo è una difesa. Da che cosa ci difende? Dal nulla. Dal nulla che siamo. Ecco.
Stasera fondo un partito. Fondo uno schermo. Il mio schermo. Questo sul quale appiccico
le mie parole schermate. Da stasera questo schermo diventa il mio credo politico, la mia
fede. LA MIA CARNE. IL MIO SANGUE. IL MIO RESPIRO. Il mio schermo. Non il
vostro. Il mio. Non vi chiedo un voto. Vi chiedo un vuoto. Donatemi il vostro vuoto.
Lo riempirò con il mio schermo e fonderò il partito schermo. Il mio. Ho solo un dubbio:
ma non è già stato fatto da quel genio di Silvio Berlusconi? Cristo! E va bene, rinuncio.
Non sono fatto per la politica. Aspetto la primavera. Aspetto le margherite, senza schermi.
1 commento:
...anche con le margherite ci hanno fatto politica
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