lunedì 11 dicembre 2017

IDIO

Ecco l'unico leghista che io e mio fratello amiamo, una persona
speciale che nel tempo si è rivelata adorabile.

19 commenti:

Paoly ha detto...

Marie vierge...
scommetto che il tuo film segreto prediletto RiCKy è il Barbarossa di Renzo Martinelli... dai, ammettilo!

riccardofarina69 ha detto...

All' inizio fu uno choc, poi adesso ci chiama "tato" a me e mio fratello, ci vizia e ci coccola, ci racconta della sua giovinezza contadina, ci prepara Negroni fantastici a prezzi onestissimi. Ci amiamo e rispettiamo nella assoluta diversità delle posizioni politiche.

attimiespazi ha detto...

riccardofarina69,
ti fai corrompere da un Negroni? ahahahah.. sai che conosco un tipo simile ma che, al contrario, ne dice di tutti i colori su Berlusconi? gentilissimo, sempre sorridente, alla mano, ma se solo nomini Berlusconi sembra che un demonietto si impossessi di lui e gli scatta il trip. un po' come capita a Travaglio Marco.
:-))
i suoi amici di bevuta, spesso, lo stuzzicano apposta. del resto è uomo carinissimo, amorevole con la moglie malata, con il suo cagnolino e il suo piccolo orticello. penso che abbia quasi 80 anni ma è ancora in gamba..

.a

Paoly ha detto...

Ci mancherebbe, anch'io conosco qualche legista simpatissimo. Del resto qui è pieno di leghisti... basta che non si parli di politica o di caccia, perché dal sorriso di circostanza posso passare all'isteria. Potrei sempre portare l'attenuante della bipolarità... ma l'ultima volta, dopo minuti di silenzio contemplativo, sono sbottata con: Matteo Salvini è un figlio di puttana! Non l'hanno presa benissimo, anche se i miei, che erano presenti ed alquanto imbarazzati, sono corsi ai ripari: non fateci caso, di certo ha le mestruazioni, quando ha le mestruazioni ha certi scatti di rabbia... si sì, bravi, ve lo do io lo schioppo, faccio una strageee! Mi ci vedo col fucile Beretta in mano, le brache mimetiche e gli uccellini da richiamo che mi girano attorno alla crapa a mo di aureola... faccio una strage di leghistiii!!! Urlo di battaglia: ndom al bar!

Engy ha detto...

Scusate, ma sono peggiori le cose che dice Salvini o queste argomentazioni di un Furio Colombo (a proposito del "caso" di Capalbio e dei profughi che, secondo il sindaco piddino, avrebbero rovinato l'appeal)?
Dice tra l'altro Colombo, bello come il sole:
" .....si buttano addosso ai Comuni anche piccoli e piccolissimi, del tutto ignari e del tutto impreparati, un numero a scelta di migranti (decide il funzionario di turno, pur di eliminare l’ingombro stradale) senza selezionare famiglie, bambini o uomini soli, o badare alle affinità regionali, culturali, di lingua....". Roba che, in bocca a Salvini, avrebbero fatto gridare al fascismo, come minimo.
E l'ottimo Sgarbi infatti dichiaro' queste parole sacrosante:
" ...Anche a Capalbio ci fu una reazione di rigetto all’arrivo di un gruppo di profughi. Le situazioni sono comparabili?
«È una situazione opposta. Quelli di Goro sono una comunità arcaica di pescatori non contaminati dall’ideologia. Gli abitanti di Capalbio, per via del loro livello culturale superiore, sono più colpevoli. A Capalbio c’è razzismo, a Goro c’è stata una reazione antropologica. Quindi sono due comportamenti analoghi motivati da ragioni opposte».

Paoly ha detto...

@Engy
Se becco per strada di sera un cacciatore leghista gli faccio lo sgambetto e mi metto a saltargli sulla panza tronfia di pirli e polenta e osei. Quante bestemmie gli verrebbero fuori?! Povero Gesù bambino! Ihihih
Però poi faccio pace e accolgo con gioia l'invito a mangiare lo spiedo. Perché gli uccellini, per rispetto della loro tragica fine, non li mangio mica! Certo danno quel retrogusto inconfondibile che rende lo spiedo un dono di Dio ma... mi dolgo e non li mangio. In compenso mi mangio i lombolini al retrogusto di cipeciop. Ma è solo retrogusto, eh! Mica li ho ammazzati io! A decine, unti e bisunti con la polentina. Posso dirmi innocente, no? Antropologicamente il mio popolo si è sempre nutrito di polenta e osei... e dalle mie parti sono in molti a non saper articolare un discorso di cinque minuti in lingua italiana... però però... forse siamo nel 2017. Forse non è più tollerabile. C'è poi chi diventa vegetariano o vengano per amore degli animali ma vorrebbe sparare ai rumeni e agli albanesi. A prescindere. Antropologicamente ignoranti ma quando frodano il fisco ci arrivano a fare bene i conti... non arrivano però ad avere rispetto e pietà per il prossimo. I negher, i giargianess, le semmie (le scimmie)... portomei al nos inseneritur che l'è all'avanguardia (portiamoli all'inceneritore- si, ho sentito pure questa)... i nega? Meno che ne ria (annegano? Meno che ne arrivano -quante volte la sento questa?). Antropologicamente ignoranti ma hanno la licenza di caccia, cioè la facoltà di avere un'arma da fuoco letale tra le mani. No, siamo nel terzo millennio e non siamo in Amazzonia, siamo in Italia, in Europa. Ignoranti quando fa comodo. Razzisti, non giriamoci attorno. Naturalmente non tutti i leghisti sono razzisti. Buona parte. Non posso accettare il razzismo, non dopo il fascismo. Questo paese ha partorito e vissuto il fascismo, le leggi razziali che hanno sterminato milioni di persone. E debbo ancora trovare scusanti all'ignoranza, alla cattiveria allo stato puro, alla follia. I problemi ci sono, certo che ci sono. Ma l'Italia è nata dalla commistione di popoli. Siamo tutti bastardi. Cacciamoci a vicenda!
Certo che lo spiedo è un gran buono però... :)))

Engy ha detto...

io però ho chiesto un'altra cosa Paoly....
Poi tu dici: "Antropologicamente ignoranti ma quando frodano il fisco ci arrivano a fare bene i conti... non arrivano però ad avere rispetto e pietà per il prossimo". Non credo ci azzecchi molto la mentalità truffaldina e mafiosa dell'italiano medio con quello che ho detto io: quella mentalità ce l'abbiamo tutti, chi più chi meno, coltissimi e ignorantissimi e i conti certo che li sanno fare bene i semianalfabeti, ma cosa c'entra?
A proposito della pietà per il prossimo poi, E' PIETA' solo quella di quei pochissimi che si fanno un mazzo così, concretamente e giornalmente per gli ultimi della terra (vedi il recente caso dei volontari di quell'associazione comasca che ha dovuto subire l'incursione di quei deficienti bifolchi di nasiskin). TUTTI gli altri, me compresa sicuramente, non ne conoscono il significato vero perchè non la frequentano con i fatti, ma si limitano a provare tanta costernazione e a versare lacrime davanti a certe scene toccanti. Cioè io non so che farmene di autodichiarazioni di tolleranza e solidarietà e preferisco un razzista vero (cosa che peraltro non credo riguardi Salvini) a un tollerante finto.

attimiespazi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
attimiespazi ha detto...

Engy, ti riferisci a Razzi con quel tuo "preferisco un razzista vero"?

Paoly ha detto...

Sgarbi ha fatto leva sull'ignoranza per giustificare l'intolleranza, per questo ho asserito che anche gli ignoranti sanno fare di conto quando fa loro comodo, e molto meglio di me sicuro. Ma poi bisogna giustificarli se sono razzisti perché ignoranti. Non mi sta bene.
Hai ragione, occorre agire e le buone parole non bastano. Ma non è necessario immolarsi alla causa, dedicare l'intera vita agli ultimi della terra. Basta ciò che si può fare. Si può fare volontariato, invitare a pranzo il ragazzo che suona al campanello dicendo che ha fame, rinunciare a qualcosa di superfluo per donare ciò che si può a chi manca del necessario... ci sono tante piccole cose che si possono fare nel concreto, basta volerlo. Non fare nulla perché poco non è abbastanza è un alibi, non trovi?

attimiespazi ha detto...

se può interessare, notizia di oggi, tanto per rimanere in tema di economia gestionale italiana e di acque tirate al proprio mulino..

http://www.ilpost.it/2017/12/12/vitalizi-richetti/

Engy ha detto...

ma non lo so attimiespazi,
non conosco personalmente Razzi e nemmeno seguo più di tanto le "imprese" pubbliche di questo semianalfabeta.
Di razzisti veri ne conosco tra le persone che incontro tutti i giorni: razzista vero per me è chi si rifiuta (e lo dice apertamente) di andare nel tal supermercato perchè troppo frequentato da stranieri (pezzenti ovviamente) o quanti - tanti e non identificabili - che disertano l'ambulatorio del mio medico condotto quando a sostituirlo arriva il medico di origini africane. E dire che io abito in una zona popolare, ceto medio-basso, tradizionalmente mooooolto di sinistra, zoccolo durissimo.
Razzisti veri in tutti sensi, anche in termini di sincerità.
Poi ci sono quelli buoni e tolleranti che storcono il naso di fronte a certi discorsi razzisti (oggettivamente inascoltabili) ma che, nel momento in cui devono ad esempio scegliere la scuola migliore per le loro piccole creature, fanno una puntigliosa e preliminare ricerca di quegli istituti meno frequentati da bambini stranieri.
Allora chi scelgo? Il razzista vero, rozzo e schietto, almeno lo puoi "redimere" se hai la pazienza di ascoltarlo e di proporgli argomentazioni convincenti, perchè di pazienza effettivamente ne occorre parecchia ...
Questo volevo dire.

attimiespazi ha detto...

secondo te, Engy, da cosa nasce la mentalità razzista e l'intolleranza? te lo chiedi?

Engy ha detto...

Paoly,
cercare di capire non è giustificare.
Nel caso di Gorino ho capito (io ho capito...) che una comunità di poco più di 600 persone, messa di fronte a una decisione già presa e non condivisa un minimo, abbia potuto sollevare quel polverone, tant'è che poi anche il sindaco mi pare si sia scusato per questo errore di comunicazione e molti di coloro che avevano gridato "vergogna", poi si sono ridimensionati.
Tra l'altro la diffidenza verso chi non conosciamo e che tanto sembra scandalizzare le anime belle è un dato di fatto, non vedo lo stupore; basti pensare a come tutti noi ci comportiamo in un contesto di persone che non conosciamo: siamo a una cena dove non conosciamo nessuno, tranne la persona che ha insistito perchè partecipassimo. Allora cosa facciamo, com'è naturale che sia: stiamo sulle nostre, titubanti, misuriamo le parole, le battute, cerchiamo di studiare l'altro, non è che immediatamente ci abbracciamo e ci baciamo tutti e ci facciamo le confidenze più intime.

Engy ha detto...

oh attimiespazi, certo che me lo chiedo, ho quasi cinquant'anni!
Non sono all'altezza di farti un simile trattato. Molto dipende dalla storia personale di ognuno di noi, dal nostro grado di istruzione e di cultura, dal modo in cui siamo stati educati, dalle nostre paure, di perdere qualcosa, di rimetterci, di poter vacillare nelle nostre convinzioni più radicate, magari solo per tradizione ...
Forse non ho spiegato abbastanza chiaramente che io biasimo chi si comporta come negli esempi che dicevo prima; soltanto ancor più dei razzisti beceri e tracotanti detesto i tolleranti finti e ipocriti.

Anonimo ha detto...

Quando si parla di "politica" si dovrebbe parlare solo di anarchia. Come quando si parla di amore, si dovrebbe parlare solo di poesia. Ps: Scusatemi, ma il vostro chiacchiericcio del/sul quotidiano mi fa schifo.

attimiespazi ha detto...

sì, avevo capito Engy.
grazie delle piacevoli chiacchiere..
;-)

ocio, che è entrato un galletto amburghese nel pollaio (il galletto francesino è Ricky)..
:-D

.a

Paoly ha detto...

Ciò che dici è verissimo Engy, non vi è alcun dubbio.
È naturale che di fronte ad uno sconosciuto ci si rapporti diversamente ma è pur vero che a questo sconosciuto andrebbe data la possibilità di farsi conoscere. Non farlo per partito preso, in virtù del fatto che è straniero e bisognoso d'aiuto, e che questo implichi un impegno collettivo, non mi pare un comportamento eticamente e moralmente corretto. Vi sono poi situazioni sostenibili ed insostenibili. Per quanto riguarda Gorino ritengo personalmente che fosse sostenibilissima. In altri casi, in situazioni di grave degrado, ritengo che occorra porvi al più presto rimedio. Ognuno dei nostri territori è tenuto a fare la propria parte, volente o nolente. Non si può pretendere che ad accogliere siano sempre e soltanto gli altri. Il problema esiste, non è evitabile. Niente e nessuno fermerà il flusso migratorio del ns secolo, occorre prenderne atto e fare ognuno la propria parte. Comprensibile la titubanza, la paura anche... ma è necessario superarle. Purtroppo spesso non si tratta di semplice istinto di sopravvivenza che ci rende più guardinghi ma di razzismo. Ogni giorno assistiamo ad episodi di razzismo ed a rigurgiti di fascismo e minimizziamo, troviamo sempre una scusante. Questo è vile e pericoloso.
Anch'io detesto gli ipocriti, li prenderei per il collo, tanto quanto i razzisti sguaiati. Almeno il leghista razzista non si comporta diversamente da come parla. Ma questo non lo scusa, non lo rende meno colpevole. Sono in egual modo colpevoli. Istigare al razzismo però è altra cosa. Un uomo politico dovrebbe essere cosciente di cosa può comportare il fomentare la paura e l'odio della gente. Soprattutto di quella ignorante. Il punto è che ne è cosciente ma pensa soltanto al proprio tornaconto in termini di voti. Di potere. E la Lega non è certo l'unico partito a farlo. Mi fanno tutti inorridire in egual modo su questo punto. In ogni caso cavalcare l'istinto di violenza razzista che serpeggia è criminale. Dovremmo aver imparato che basta poco, basta davvero poco a dar vita a tragedie disumane.

@Freddy
Quando si parla d'amore si dovrebbe parlare anche di calesse.

Anonimo ha detto...

Anche più di ingroppate...