Mostro Adorato,
se avessi una bella grafia, stavolta ti scriverei una lettera di quelle che poi sono da spedire. Questo per quello strano atipico arcaico feticismo secondo il quale il solco della penna sulla carta fatto dai miei pensieri possa essere toccato dai tuoi polpastrelli: è chiaro che le vicissitudini di consecutio temporum e gli inestetismi-anche grafici, ahimè- non mi consentono di fare tanto e così procedo con una "lettera aperta" (che due palle 'ste frasi fatte).
La crisi: be', 45 anni sono il sogno di molti uomini. Ci sono trentenni assolutamente assetati di essere quarantacinquenni. E comunque questa storia della mezza età, delle crisi di mezzo, della "medietà" è soltanto una cazzata dovuta ai vizi dell'epoca moderna (epoca quanto mai senza nome e che, pertanto, non ha prodotto che ovvietà). Sono una donna, sulla carta almeno, e da donna posso garantirti che le cose non stanno come le vedi. L'età è una convenzione: non è forse meraviglioso pensare ad un ottantenne che ha voglia di fare l'amore e che ha il coraggio di sentire la sua eccitazione?
La solitudine ti ha convinto di non essere un uomo desiderabile e desiderato: vado a dirti quel che penso.
Qualcuno disse:"La mia donna ideale è più bella della mia solitudine"; parto dalla consapevolezza che sei un uomo innamorato della propria solitudine, che la consideri estremamente bella, talmente bella da scegliere, spessissimo, di convivere con lei. A volte perchè sinonimo di libertà, altre volte perchè tradirla comporta uno sforzo sovrumano per la tua pigrizia e così le sei rimasto fedele. Sei un uomo fedele, Riccardo. Questo tuo attaccamento a Madame ne è prova inconfutabile.
Passiamo al secondo argomento, che scaturisce direttamente dal primo: l'idea di non essere desiderabile e desiderato. Sei un uomo sommamente, gigantescamente desiderabile: il tuo fascino misterioso e bambinesco assieme, il tuo essere "alto quanto basta per essere alto", quel volto sempre un pò nascosto, quel tuo essere sempre "tenuemente blindato" dentro le tue camicie, sia quelle chiare, che fanno intuire la tua virilità possente, sia quelle scure che ti bardano una sessualità lunare e novembrina quasi e quindi irresistibile, la tua pelle un pò da egiziano e un pò da borotalco: sono tutte componenti sommamente erotiche. Per non parlare delle tue mani. Le tue mani sono l'argomento erotico più interessante di certi simposi. Quando le muovi con una grazia sopraffina e non te ne accorgi che catalizzano l'attenzione, anche se di fronte a te sta seduto un satiro quiescente e tu sei, senza saperlo, Dioniso in persona. E questo dal punto di vista fisico. Da altre angolazioni sai bene cosa penso di te: evito d'essere ripetitiva.
Andiamo al passo successivo: dici di non essere desiderato. Qui dobbiamo considerare la questione, articolandola in due rationes fondamentali:
1. Può capitare di non essere desiderati da chi desideriamo, è umano, quasi fisiologico, direi. Questo va a premere sulle nostre insicurezze, è chiaro. Ma non è legge universale. Un "rifiuto" non è "Il rifiuto": sti cazzi!
2. Non sei pronto a desiderare, poichè preferisci (e lungi da me ogni forma di rimprovero, mi limito a far considerazioni il più possibile affettuosamente analitiche) le vie più dritte: è più facile "parlare di puttane",(fors'anche più simpatico, quando ci si sente minacciati dal rischio d'essere poco interessanti), non ci sono obblighi, compri il desiderio e trovi, senza fatica, la miglior merce sul mercato; con le donne (magari fossimo puttane, porcatroia!) non prezzolate ci devi mettere un pò di impegno; a volte, devi solo essere scaltro a far credere loro che tu ti stia impegnando. Ecco. E' questo il punto: ti manca la scaltrezza ed eccedi d'onestà verbale.So che è un discorso, questo, che ti fa incazzare, che spesso non ti si para neanche davanti, ma tant'è. E sai perchè? Perchè chi un pò ti conosce apprezzerebbe persino questa tua mancanza di filtri: che è una immane ricchezza in questo mondo di manichini. Ma una donzelletta, sia pur di "larghe vedute", che si agghinda col culo in su, le tettine a coppetta, la messa in piega setosa e il rossetto a prova di pompino vuole la sua contropartita e tu devi darle l'illusione di essere un sogno: a quel punto il gioco è fatto, anche se non sei un sogno, il pompinuccio democratico è assicurato.
Certo, non sto qui a generalizzare: rischio di far venire l'angina pectoris alle suffragettes e, per carità, non inneschiamo epidemie.
In sostanza, Dio, sei desiderato, non te ne accorgi e anche il motivo di questo è chiaro: godi di più a lamentarti che a rischiare di metterti in gioco. E' più comodo. E nessuna donna, probabilmente, è brava quanto te a prendersi cura del tuo gioiellino circonciso (Medeuccia, come sai, dinanzi alla circoncisione ha subito gli occhietti a cuoricino).
Che poi, anche tu, mia bomba erotica, sei un orsetto sonnacchioso che per due coccoline ed un peluche che sorride vicino al cappuccino la mattina e un par di mutandine di pizzo sotto il cuscino farebbe faville!
Non ti posso dar suggerimenti: le massime eterne le lascio ai preti e ai saggi che ancora stanno legati alla colonna; quindi non ti augurerò un cambiamento. Io voglio che tu sia te stesso. E questo mi da la certezza che l'uomo più superstrabello che io conosca e che abbia mai conosciuto sarà a suo agio. Con se stesso e con il mondo. Il "Mestiere di vivere" non lo conosceremo mai. Limitiamoci a vivere: è già gran cosa.
Quello che ho imparato io è assai poco: so che la curiosità più preziosa che ho è quella relativa al cazzo; so che il sesso come tecnicismo non mi interessa più, perchè la passione è un'altra cosa, tutta un'altra cosa. So che l'orgasmo è caldo e fa vedere tante lucine viola che girano negli occhi, mentre li tieni chiusi, e che se, poi, chi ami adagia il suo volto sulla tua pancia, dopo l'amore, allora scopri che vale la pena di essere viva solo per quell'istante in cui il suo respiro sfiora la tua mano mentre gli carezzi la bocca e ha gli occhi chiusi.
So che è una grande fortuna che accadano queste cose.
So che io sono un essere umano fortunato perchè ho imparato questo e perchè ho nella mia vita un uomo come te. So che posso rinunciare a tutto, ma non alla poesia che è dentro e che nessuno saprà scrivere mai. Tutto quanto lo sterminato resto io non lo saprò mai. E va benissimo così.
7 commenti:
Riccardo questa lettera è di una logica meravigliosa, vicino a te hai delle persone (ricordo anche la saggezza paterna di Marietto) che ti parlano mettendoti in evidenza determinati tuoi comportamenti che causano ovvie conseguenze. Anch'io consiglio di rimanere te stesso e di non creare illusioni o sogni ... la finzione recitativa porta solo alla creazione di illusioni pericolose che al loro crollo creano rabbie e dolori infiniti nel prossimo (oltre che disagio e smarrimento di vera personalità nell'attore improvvisato)... però ..qualche omissione, qualche strategico silenzio ...a volte stuzzica più di mille parole esplicite. METTITI IN GIOCO "pigro, vanitoso, imbranatone disarmante"...di sicuro, per me, hai una grossa qualità... IN CERTI MONOLOGHI MI FAI VENIRE LE LACRIME DAL RIDERE...sei buffo, divertente, ironico, lasci il dubbio "se ci sei o ci fai" (nel blog di Roberto invece alcuni video mi hanno fatto piangere di tristezza). Entrambi parlate di solitudine, ma guardando gli occhi di Roberto mi è sembrato di percepire dolore in alcuni suoi video considerati "ironici" ....mentre tu riesci a farmi sorridere parlando delle paure che attanagliano l'essere umano (probabilmente perché non riesco a vedere bene i tuoi occhi). Vuoi sapere se fossi libera cosa ti farei? Ti capiterei a sorpresa tra capo e collo, e.....inseguimento infantile... partirebbero al volo ..occhiali, cappello e tutto il resto. Poi abbracciandoti ti guarderei finalmente negli occhi....per il proseguio ...CENSURA! A sapere tutto poi non c'è più gusto hehehehe Chicca64 (p.s. io la crisi di mezza età non la sento...effettivamente è solo un dogma ed i dogmi non fanno per me, tutto può diventare possibile ...tutto è in mutazione...tutto può capitare ...anche che IO ti capiti tra capo e collo e lì poi ...SI CHE SI RIDE)
"La crisi: be', 45 anni sono il sogno di molti uomini. Ci sono trentenni assolutamente assetati di essere quarantacinquenni"
Anch'io. Doppiamente assetato.
RobySan, ma quanti anni "credi" di avere?
Sì Chicca, Medea è fortissima. Smettila con questa cosa degli occhiali, curiosona. Per togliermi gli occhiali bisogna studiare, studiare tanto, e tu sei ancora una giovane studentessa di Ricky Farina.
Studiare, studiare tanto, devi prendere la laurea, altro che terza media. Laurea in Rickylogia.
Chicca, i tuoi commenti sono noiosi e ripetitivi...sul blog di Roy hai scritto le stesse cose, sei un po malata di protagonismo e hai un gran bisogno di essere trombata come si deve...
che signifca che i video di Roberto ti mettono tristezza, non sai nulla di lui...come fai a dire che è triste? forse perchè si prostituisce? E' questo l'inganno in cui cadi miseramente come tutti...già, Roberto vi fa pena perchè fa la puttana? ma vedi, sei molto più puttana tu di lui che per un po di attenzione scrivi ovunque le stesse cose, così, senza nemmeno conoscere bene con chi hai a che fare. La crisi di mezza età la senti eccome....e, rassegnati, a Ricky le tardone non piacciono, esattamente come a Roy. Ti conviene cercare nelle balere, li c'è il tuo target con il quale giocare ai tuoi giochi infantili... Dai 60 in su vanno bene per te. Roy e Ricky sono uomini per poche... ;-) e sicuramente non per te. Puoi sognarli...
Secondo me Robysan ha sessanta anni
"Rosaspina" l'essere che si illude di detenere l'unica ed assoluta verità ..cioè la sua. Roberto non fa pena per il lavoro che fa...caso mai dispiace che possa avere a che fare con esseri come te ..un essere così insicuro e frustrato che la mia comparsa sul blog ha completamente destabilizzato, facendogli saltare i nervi. Un essere, che se è una cliente, ha una folle paura che la mia "eventuale" capacità di seduzione gli possa soffiare l'osso dalla bocca e soffiarlo pure gratis. E TU... QUANTI COMMENTI CONTINUI A POSTARE SIA DI QUI CHE DI LA' "PER OTTENERE" LA "MIA ATTENZIONE". COSA VUOI DA ME VERAMENTE? Chicca
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