allora la filantropia non è morta! ewwiva! che sia l'inizio di una nuova rinascita culturale italiana? spero sia di buon auspicio per il futuro. stacontenta, così potrò andare all'Azzurro a trovare Silvanobello..
ciao Davide, sai che io sono parzialmente d'accordo con te? "da chi costringe la massa a lavorare più di due ore al giorno." io penso che una parte di responsabilità sia di quelle persone che tu chiami massa. ti spiego il mio punto di vista che è anche un po' il mio sistema di vita. mio padre mi ha insegnato a non fare mai il passo più lungo della gamba, mio padre se poteva permettersi una macchina nuova, era perché aveva i soldini sonanti già pronti in saccoccia, guadagnati con il suo sudore. questo è quello che io chiamo essere dei signori. e mi ha insegnato a fare con quello che ho e a godermi la vita con quello che mi offre e che mi guadagno o che, al limite, mi viene regalato (perché no?). né tanto di più, né tanto di meno, senza di certo rinunciare ad inseguire obiettivi raggiungibili, ma non impossibili, senza troppe complicazioni. ebbene, oggi la maggioranza delle persone acquista cose con il debito, e sono proprio queste persone che hanno contribuito a fondare la società dei consumi - basata sul debito. il guaio principale, secondo me, è che il giardino del vicino è sempre più verde, e sembra che fino ad oggi si considerava giusto e normale indebitarsi per avere il telefonino o il computer ultima generazione, la villetta con giardino perché è così che fan tutti, la macchina o l'elettrodomestico che dopo 5 anni sembrano sia già da buttare, i vestiti o i gioielli che tanto van di moda, ecc. ecc. perché si è fatto e si fa questo? perché tanto ci sono le banche che prestano soldi e li restituirò con gli interessi. le banche esistono per questo, è il loro lavoro, mi pare, lavorano con i soldi, vero?
è chiaro che si sia creato un mercato, che induce a dei bisogni a cui una persona - se vuole - può rinunciare in gran parte. quindi, secondo me, la verità sta nel mezzo, e incolpare solo un lato della medaglia per un sistema che la società tutta (offerente e consumatore) ha contribuito a creare non mi sembra equilibrato. anche la massa dovrebbe prendersi le sue responsabilità, non è vero che la società o la politica siano sempre gli altri. il mondo siamo noi, e sono certa che se tutto il mondo smettesse di comprare cose inutili e frivole, qualcosa cambierebbe, anche a livello di inquinamento.
lo so che questa mia visione è molto micro, ma prima di addentrarci nel macro, secondo me, bisognerebbe osservare con occhio critico il micro, perché tutto parte dal piccolo.
In effetti, parte della responsabilità è anche di chi ha accettato di diventare uno schiavo. Se il dottor Davide segue Agosti, dovrebbe sapere di cosa parla Attimi.
Non si può predicare che bastano due ore al giorno di lavoro e poi mendicare proprio da dei cravattari. Dai Attimi, il tuo ragionamento non fa una piega ma non possiamo giustificare un sistema solo perché si rifà il trucco aiutando Silvano. E' come dire che Wanna Marchi ha fatto bene. E te lo dice uno che veramente può permettersi di lavorare due ore al giorno.
ma no, Silvano non ha mendicato proprio nulla. tanto che aveva chiuso le sue sale, raccontando la verità dei fatti. tutti quelli che lo amano e grati del suo lavoro, si sono mossi all'unisono per far giungere la notizia anche al Comune di Roma e all'assessorato alla cultura, mi sembra. fra i tanti che si sono attivati, la Cooperativa degli Artisti 7606, e altri a cui sembrava ingiusto chiudere un'attività quarantennale gestita da una persona davvero speciale. se uccidiamo la cultura, cosa ci resta? io sono felice per lui, e per tutti gli amanti del Cinema.
comunque, io penso che sia bello rileggere il ringraziamento vivo e puro di Agosti:
Intendo esprimere la mia gratitudine nei confronti di Luca Bergamo e dell’affettuoso e appassionato aiuto di Laura Delli Colli che con la Fondazione Cinema hanno avviato per primi un percorso per il salvataggio dell’Azzurro Scipioni. Ringrazio il Presidente Luigi Abete della Banca Nazionale del Lavoro e Jean Laurent Bonnafè del gruppo BNL BNP Paribas, Virginia Raggi, Sindaca di Roma per aver espresso il suo appoggio e aver creduto, nella mia volontà di proseguire e l’Assessore per la crescita culturale di Roma Capitale Lorenza Fruci, Domenico Iannacone e la dottoressa Elena Novelli e anche tutti coloro che silenziosamente ci hanno aiutato, assicurando un futuro al cinema Azzurro Scipioni che per anni ha dato una risposta e una sede al cinema d’Autore. Dai contributi richiesti per la chiusura siamo così passati ai contributi per salvare il Cinema. Ringrazio particolarmente Cinzia Mascoli Presidente della cooperativa degli Artisti 7607 per il generoso e pronto aiuto, che con la sua dedizione ha contribuito alla nostra “resistenza” a una chiusura che fino la fine di marzo sembrava ineluttabile. Una menzione particolare è riservata al “Pizzaiolo e Creativo” Daniele Frontoni che ha indetto per primo una campagna di fondi su GofundMe a favore della realizzazione di un film documentario sulla memoria storica dell’Azzurro Scipioni che verrà realizzato da Lorenzo Negri, mio storico e principale collaboratore. Ma spinti dai quarant’anni di esistenza del cinema Azzurro Scipioni e da un’onda magistrale di moltissimi nostri spettatori che si opponevano con grande coraggio alla chiusura delle sale, abbiamo deciso all’unanimità di continuare. Desidero anche ricordare che, su impulso di Luca Bergamo, la cara amica Laura Delli Colli presidente dei critici Cinematografici, in intesa con l’Assessore alla crescita culturale di Roma Capitale Lorenza Fruci che ha lanciato un appello anche alla Fondazione Cinema per Roma, perché promuova in sinergia con la Casa del Cinema iniziative che consentano di preservare il valore dell'Azzurro Scipioni. Grazie anche all’entusiastica adesione e la decisione del direttore Giorgio Gosetti della casa del cinema di affiancare l'impegno di Roma Capitale che ha messo a disposizione una delle sue sale per sei appuntamenti a me dedicati da concordare, nonché di predisporre una grande serata intitolata all'Azzurro Scipioni (a cui avrò l’onore di presenziare) nel quadro della stagione estiva all'arena “Ettore Scola”. Silvano Agosti
per i dettagli tecnici io non posso risponderti, Davide, dovresti chiederlo a Silvano o all'Assessorato, quali interventi progettuali avranno intenzione di applicare..
Agosti ha una certa età e con un'aspettativa di vita scarsa, anche se gli auguro di campare 100 anni... se non c'è la farà più a condurlo chi prenderà in gestione il suo bel Cinema? Suo figlio?
Non mi rivolgevo a lei Farina, ma a chi si stava facendo delle domande ed è meno volgare nel rivolgermi la parola. Gli uomini che vivono in Italia hanno un'aspettativa di vita censita, dati noti a tutti... ma naturalmente ci sono delle eccezioni. E queste eccezioni dopo una certa età faticano a svolgere attività. Tutto qui... Non scaldi la sua testa per frasi innocue, lo faccia per altri motivi.
25 commenti:
allora la filantropia non è morta!
ewwiva!
che sia l'inizio di una nuova rinascita culturale italiana?
spero sia di buon auspicio per il futuro.
stacontenta, così potrò andare all'Azzurro a trovare Silvanobello..
Yes!
Non è filantropia, è solo pubblicità, fatta con un elemosina, di due spicci. Aprite gli occhi.
Caro Freddy, grazie a questa elemosina torneremo ad aprire gli occhi sui capolavori del cinema.
Filmacci vetusti. E lo dice chi, ne ha visti tanti! ... A chi cazzo frega più, di tritarsi i coglioni con Bergman? Bah!!!
Mi rendo conto che TIKTOK sia molto affascinante, ma andiamo: Bergman è più di TIK, e forse anche di TOK.
Povero Silvano, salvato proprio da chi costringe la massa a lavorare più di due ore al giorno.
Questa si che è umiltà.
E pure coerenza no?
Non volevo infierire, anche se uso umiltà in senso ironico, proprio come fa Ricky.
La coerenza è un classico sintomo di coglionaggine.
Invece l'incoerenza, di ipocrisia.
Preferisco essere il n°1 dei coglioni.
Ma io so un Anarchico, e tu non sei un cazzo!
Anche se fai i giochetti, i decopuage, i calambour, i trompe l'oeil, sarai sempre un Parvenu.
Ti manca la vera forma di maleducazione per essere anarchico: lanciare una bombetta.
ciao Davide, sai che io sono parzialmente d'accordo con te?
"da chi costringe la massa a lavorare più di due ore al giorno."
io penso che una parte di responsabilità sia di quelle persone che tu chiami massa.
ti spiego il mio punto di vista che è anche un po' il mio sistema di vita.
mio padre mi ha insegnato a non fare mai il passo più lungo della gamba,
mio padre se poteva permettersi una macchina nuova, era perché aveva i soldini
sonanti già pronti in saccoccia, guadagnati con il suo sudore.
questo è quello che io chiamo essere dei signori.
e mi ha insegnato a fare con quello che ho e a godermi la vita
con quello che mi offre e che mi guadagno o che, al limite,
mi viene regalato (perché no?). né tanto di più, né tanto di meno,
senza di certo rinunciare ad inseguire obiettivi raggiungibili, ma non impossibili,
senza troppe complicazioni.
ebbene, oggi la maggioranza delle persone acquista cose con il debito, e sono proprio
queste persone che hanno contribuito a fondare la società dei consumi - basata sul debito.
il guaio principale, secondo me, è che il giardino del vicino è sempre più verde, e sembra che fino ad oggi si considerava giusto e normale indebitarsi per avere il telefonino o il computer ultima generazione, la villetta con giardino perché è così che fan tutti, la macchina o l'elettrodomestico che dopo 5 anni sembrano sia già da buttare, i vestiti o i gioielli che tanto van di moda, ecc. ecc.
perché si è fatto e si fa questo?
perché tanto ci sono le banche che prestano soldi e li restituirò con gli interessi.
le banche esistono per questo, è il loro lavoro, mi pare, lavorano con i soldi, vero?
è chiaro che si sia creato un mercato, che induce a dei bisogni a cui una persona - se vuole - può rinunciare in gran parte.
quindi, secondo me, la verità sta nel mezzo, e incolpare solo un lato della medaglia
per un sistema che la società tutta (offerente e consumatore) ha contribuito a creare
non mi sembra equilibrato. anche la massa dovrebbe prendersi le sue responsabilità,
non è vero che la società o la politica siano sempre gli altri.
il mondo siamo noi, e sono certa che se tutto il mondo smettesse di comprare cose inutili
e frivole, qualcosa cambierebbe, anche a livello di inquinamento.
lo so che questa mia visione è molto micro, ma prima di addentrarci nel macro,
secondo me, bisognerebbe osservare con occhio critico il micro,
perché tutto parte dal piccolo.
secondo me..
In effetti, parte della responsabilità è anche di chi ha accettato di diventare uno schiavo. Se il dottor Davide segue Agosti, dovrebbe sapere di cosa parla Attimi.
Non si può predicare che bastano due ore al giorno di lavoro e poi mendicare proprio da dei cravattari.
Dai Attimi, il tuo ragionamento non fa una piega ma non possiamo giustificare un sistema solo perché si rifà il trucco aiutando Silvano.
E' come dire che Wanna Marchi ha fatto bene.
E te lo dice uno che veramente può permettersi di lavorare due ore al giorno.
ma no, Silvano non ha mendicato proprio nulla.
tanto che aveva chiuso le sue sale, raccontando la verità dei fatti.
tutti quelli che lo amano e grati del suo lavoro, si sono mossi all'unisono per far giungere la notizia anche al Comune di Roma e all'assessorato alla cultura, mi sembra.
fra i tanti che si sono attivati, la Cooperativa degli Artisti 7606, e altri a cui sembrava ingiusto chiudere un'attività quarantennale gestita da una persona davvero speciale.
se uccidiamo la cultura, cosa ci resta?
io sono felice per lui, e per tutti gli amanti del Cinema.
comunque, io penso che sia bello rileggere il ringraziamento vivo e puro di Agosti:
Intendo esprimere la mia gratitudine nei confronti di Luca Bergamo e dell’affettuoso e appassionato aiuto di Laura Delli Colli che con la Fondazione Cinema hanno avviato per primi un percorso per il salvataggio dell’Azzurro Scipioni.
Ringrazio il Presidente Luigi Abete della Banca Nazionale del Lavoro e Jean Laurent Bonnafè del gruppo BNL BNP Paribas, Virginia Raggi, Sindaca di Roma per aver espresso il suo appoggio e aver creduto, nella mia volontà di proseguire e l’Assessore per la crescita culturale di Roma Capitale Lorenza Fruci, Domenico Iannacone e la dottoressa Elena Novelli e anche tutti coloro che silenziosamente ci hanno aiutato, assicurando un futuro al cinema Azzurro Scipioni che per anni ha dato una risposta e una sede al cinema d’Autore. Dai contributi richiesti per la chiusura siamo così passati ai contributi per salvare il Cinema.
Ringrazio particolarmente Cinzia Mascoli Presidente della cooperativa degli Artisti 7607 per il generoso e pronto aiuto, che con la sua dedizione ha contribuito alla nostra “resistenza” a una chiusura che fino la fine di marzo sembrava ineluttabile.
Una menzione particolare è riservata al “Pizzaiolo e Creativo” Daniele Frontoni che ha indetto per primo una campagna di fondi su GofundMe a favore della realizzazione di un film documentario sulla memoria storica dell’Azzurro Scipioni che verrà realizzato da Lorenzo Negri, mio storico e principale collaboratore.
Ma spinti dai quarant’anni di esistenza del cinema Azzurro Scipioni e da un’onda magistrale di moltissimi nostri spettatori che si opponevano con grande coraggio alla chiusura delle sale, abbiamo deciso all’unanimità di continuare.
Desidero anche ricordare che, su impulso di Luca Bergamo, la cara amica Laura Delli Colli presidente dei critici Cinematografici, in intesa con l’Assessore alla crescita culturale di Roma Capitale Lorenza Fruci che ha lanciato un appello anche alla Fondazione Cinema per Roma, perché promuova in sinergia con la Casa del Cinema iniziative che consentano di preservare il valore dell'Azzurro Scipioni.
Grazie anche all’entusiastica adesione e la decisione del direttore Giorgio Gosetti della casa del cinema di affiancare l'impegno di Roma Capitale che ha messo a disposizione una delle sue sale per sei appuntamenti a me dedicati da concordare, nonché di predisporre una grande serata intitolata all'Azzurro Scipioni (a cui avrò l’onore di presenziare) nel quadro della stagione estiva all'arena “Ettore Scola”.
Silvano Agosti
Per 5 anni le banche lo aiutano Attimi.
5 anni?
Se tra un po si riapre tutto perché aiutarlo per 5 anni?
per i dettagli tecnici io non posso risponderti, Davide,
dovresti chiederlo a Silvano o all'Assessorato,
quali interventi progettuali avranno intenzione di applicare..
L'assessorato ha fatto da escort, quelli non sanno neanche perché si chiamano Assessorato.
Vediamo se Ricky saprà di più da Silvano.
Agosti ha una certa età e con un'aspettativa di vita scarsa, anche se gli auguro di campare 100 anni... se non c'è la farà più a condurlo chi prenderà in gestione il suo bel Cinema? Suo figlio?
Aspettativa di vita scarsa? Ma come ti esprimi? Chi cazzo sei? Il ragioniere dei respiri degli altri?
Non mi rivolgevo a lei Farina, ma a chi si stava facendo delle domande ed è meno volgare nel rivolgermi la parola. Gli uomini che vivono in Italia hanno un'aspettativa di vita censita, dati noti a tutti... ma naturalmente ci sono delle eccezioni. E queste eccezioni dopo una certa età faticano a svolgere attività. Tutto qui... Non scaldi la sua testa per frasi innocue, lo faccia per altri motivi.
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