Accendi il portafoglio.
Sbianca l'idraulico.
Ustiona l'infermiere.
Scaraventa la montagna.
Finisci l'eternità.
Cristallizza le briciole.
Taglia l'ombelico.
Frastaglia l'immane.
Fruga l'apocalisse.
Frattaglia l'immondo.
Sbrindella l'acquazzone.
Incorpora l'apertura.
Spremi il fungo.
Dissolvi lo scheletro.
Estendi l'arco.
Macina l'inossidabile.
Salta l'ostacolo.
Chiudi la vena.
Ferisci la lontananza.
Espleta l'organo.
Confisca il burro.
Scivola sulle sorgenti.
Mischia la fretta.
Ripopola il miraggio.
Atterra il cielo.
19 commenti:
stira il titanio
Sfiletta la quaglia.
epiteta l'orgasmo
sfrantuglia il carapaccio
Smembra la pulce
Rincorri una lumaca
Etichetta le onde
Snocciola l'infinito.
Circumnaviga la deriva
sorseggia la marea
Demolisci il seme.
Resuscita dall’interno marcescente. Sconquassa l’armatura. Uccidi la paura, non avrà timore. Sotterrala nell’acqua. Sbriciolala nel vento. Divampa all’esterno. Ascolta il fragore delle anime. Guarda gli altri te. Annega in dolci emozioni. Divarica l’orizzonte. Strappati l’immagine. Ricomponi il puzzle. Incastra l’incastrabile. Naufraga sul filo di Arianna. Rincorri a ritroso l’uscita. E vola oltre le macerie.
Scrivi una cagata
Bacia il terrore,
saluta la vertigine,
spegni l'abisso
e chiudi il baratro.
Ecco, lo sapevo ho dimenticato di portarmi la ragnatela: vorrà dire che per oggi elargisco la mia povertà!
Fai qualsiasi cosa
ma non fare lo strunz
AZIONE. Un topo annaspa in un pozzetto pieno d’acqua. Zampine protese, musetto fremente. I miei occhi nei suoi. Prendo il badile, lo infilo nel pozzetto. Si dibatte, teme il colpo fatidico. Poi capisce e si arrampica. Esce, mi teme, si incurva e salta ....e risalta nel pozzetto d’acqua. Il badile si immerge nuovamente nell’acqua, sale e questa volta lo deposito lontano. Si incurva, fa dei balzetti...è buffo, il pelo bagnato, a onde disarmoniche. Mi fissa, lentamente appoggio il badile sul muretto a mo’ di scalino per mostrargli la via di fuga. Si dirige frastornato e zigzagando lentamente, sale sul badile ma prima di scomparire al di là del muro si volta e mi fissa nuovamente ......lo esorto “vai” e si dileguò.
Ecco il Blogger è un po’ come il topo, si ficca nei pasticci, se tenti di aiutarlo gli monta la paura e la rabbia, peggiora la situazione facendo ciò che non deve fare. Poi frastornato batte in ritirata e rimugina sull’accaduto. Insomma ....na patata de omo.
Contromosse
Hai le occhiaie
Due sacche
Corri in borsa
Con l'indice in bocca
Il medio è già piazzato
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