Anche lei è una parente, da parte di mia nonna paterna che
di cognome faceva Gigliotti e anche Dalida nata al Cairo
come tutti i Farina, tranne me e mio fratello.
Dalida era una cugina di nonna se non sbaglio, ma è una parente
che non ho mai vissuto se non come tutti voi, ascoltando
le sue canzoni e ammirando il suo fascino.
35 commenti:
Cazzi in culo, bocchini, e scopate, non mi bastano più... Mangiami i coglioni o non mi si rizza piuuuuú...
Ricordiamo che si è suicidata Dalidà. Quindi onore a lei
Bah io porto più onore per chi regge!
ma vedi, una come lei anche suicida viene ricordata, per noi altri è meglio reggere
S'è ammazzata da vecchia. Solita vanità femminile. Nessuna pietà per le donne che non hanno il CORAGGIO di invecchiare. Ma sono misogino no?
nessuna pietà per i poeti che si impiccano o si sparano..
non è per vanità, Dalidà lo ha fatto con classe e teatralità..è finita la commedia
https://www.youtube.com/watch?v=ZjaEMvFF05M
Dalida aveva già tentato due suicidi, voleva farla finita già vent'anni prima. come donna, mi ha colpito il fatto che, rimasta incinta voleva abortire, ma ai tempi fu costretta a farlo clandestinamente e l'intervento le causò l'impedimento perpetuo ad avere figli.
deve aver vissuto una vita tumultuosa, con la bestia della depressione sempre acquattata nell'ombra..
Vanitas vanitatum et omnia vanitas.
Non mi cambia niente dalla signora qualunque, che mette la neonata in lavatrice e poi si butta dal 5 piano.
Anzi più stima per la casalinga.
eh, depressione post partum..
Nessuno ti puntava una pistola in testa per farti abortire.
Quando una cosa che dovrebbe essere felice ti fa schifo. Strano eh?
Seguendo il pensiero di Camus, un suicida ha tutte le ragioni del mondo. Ma nessuna giustificazione.
già.
ma Camus ha spiegato cos'è la ragione?..
Per questo molto spesso risulta patetico.
terribile..
Camus ha spiegato tutto, tranne come non morire come un coglione, spiaccicato su un platano.
cazzo me state a fa crollà er mito Dalidà mortacci vostra
Freddy. Attimi. Avete dimostrato bene qui e nell'altro post dei ragazzini che, come direbbe Camus, la vera libertà risiede nell'accettare i dolori della vita. Bravi! ;-)
Mecojoni, e chi ce lo sapeva senza la Camusso, ma soprattutto senza il placet tuo.
Qui spesso dicono più i commentatori che il vate, brevemente e semplicemente. È il vantaggio di giocare in zona commenti....
Grazie dell'apprezzamento. E pensare che ultimamente il vate si avvale persino dell'aiuto di una blog coach che gioca su tutto l'arco espressivo del Nostro. Per dire della levatura della questione, niente è lasciato al caso. Tutto esce da un sacco vagliato alla luce dei moderni tutorial. Ma poi il caso, il commentatore di turno, la congiunzione astrale, vai a sapere cosa gli ritorce tutto contro. E noi, qui, negletti da vate e supervate, al tavolo con le nostre consumazioni veniamo tacciati di ingratitudine.
La coach gli mostrò il mostro con una parola sola: vanità
No no, magari. La coach lo sta lasciando cuocere nel suo brodo. E difatti lui si intigna: è un Farina, un Vitali, una Dalida. È una coach, non un'amica. Né una fessa. A 50 suonati come lo raddrizza? Mica è un virgulto. In più, si specchia nel fratello. Oltre a questioni edipiche fossilizzate. E mi fermo. Non per altro, ma sono tutte informazioni gratis.
Meglio di così non potevi dirlo
Infatti il mostro che lo divora è la vanità... La coach glielo disse, ma una volta sola... lei non ripete (a che servirebbe?); e lo lascia ruminare...
Effettivamente vacca sacra di sente. Gira indisturbato senza colpo ferire.
Vo fa' l'americano
:-))))
https://youtu.be/BqlJwMFtMCs
"Ma e solde p' è Ccamel
Chi te li da
La borsetta di mamma'!"
Preciso!
Anonimo 12 novembre 2019 14:22
Scusa ma devo essermi perso il passaggio dove gli viene indicata la via, la verità, la vita. Parli sul serio, quand'è successo?
Nel post DITO
DITA
12:16 Grazie tante.
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