Sono stufo di avermi tra i piedi.
Mi alzo la mattina e davanti allo specchio
che ti trovo?
Un volto conosciuto, il mio volto.
Eppure sono un estraneo.
Gioco a darmi del "lei", gioco a presentarmi
sotto una luce nuova.
Ma quante tenebre fioriscono al primo
respiro consapevole!
Mi piace dire addio alle cose, alle persone.
L'ho appena fatto con una puttana.
Le ho accarezzato i capelli, come ho fatto
con Valeria, e dentro di me ho sussurrato
"addio"...
Mi sento meglio dopo un addio, lo trovo
digestivo, liberatorio.
Ma non riesco a dirmi addio, a dirlo a
me stesso.
Ingoio la mia ombra, mastico i miei nervi,
e sputo il mio verbo.
Un assolo di vertigine.
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