Un piccolo nubifragio.
Intimo. Nella seducente
nudità del risveglio.
Nascere per spezzare
orizzonti domestici.
In un corpo nuovo.
Oltre la vertigine di
buio, oltre la gelida
simmetria dello specchio.
Tornare a sillabare
la luce, nell'attimo che
rivela la forma.
E appare cio che deve
apparire, solido mondo.
Ma tu respiri ignota.
Statua di sonno al mio
fianco, docile all'arcano
di questo tenue mattino.
Nessun commento:
Posta un commento