martedì 24 giugno 2008

IL SESSO SECONDO ME

Freud, il caro e vecchio Freud, dice:"lo scopo del desiderio
sessuale è l'unione dei genitali nell'atto noto come copulazione,
che porta a liberarsi dalla tensione sessuale e alla eliminazione
temporanea dell'istinto sessuale:una soddisfazione analoga a
quella di saziare la fame".

Mi viene da ridere, Freud molto spesso mi fa ridere.
Io non sono iscritto a nessuna UNIONE DEI GENITALI, e la
copulazione non è un atto noto, anzi:secerne l'ignoto.
Ho gli spermatozoi misteriosi, tanti piccoli agenti segreti.

L'analogia con la soddisfazione della fame non mi convince.
Io sono un guardone. Nel mio caso sono un affamato che gode
nel vedere un altro che si mangia una bistecca.
Questo evidentemente non mi sazia, ed è qui il bello.
La sazietà è volgare, appesantisce. La sazietà non mi piace.

Il sesso, secondo me, è una vertigine, due palle da prendere
al balzo, un modo come un altro per entrare dentro una
persona senza chiedere permesso, è lo schermo della fantasia
schizzato di fango, una scommessa dentro una commessa,
la cassiera dell'ipermercato con il rossetto, una presa per
il culo nel senso letterale, è il turpiloquio del ventre,
una bestemmia divina, l'aggiramento della riproduzione,
natura contro natura, un lutto da sciogliere nella lotta.

Due ombre inferocite nel proprio nulla.

Caro, vecchio Freud, ti saluto.







1 commento:

Anonimo ha detto...

tanto lo sappiamo che vieni subito... dove vai poi, non si sa.