Mi piace creare cortocircuiti ossimorici in chi mi guarda.
Per esempio: l'altro giorno sul treno leggevo la biografia
di Achille Starace e Notre-Dame des-Fleurs di Jean Genet.
Ovviamente per creare questi cortocircuiti ho bisogno che
l'osservatore abbia un minimo grado di percezione culturale.
Mi capita sempre più di rado di notare un sorriso, una
complicità silenziosa, un ammiccamento. Recito nel vuoto.
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