E che c’è di inverosimile che uno straniero faccia il dito medio? Se per quello capitano anche parolacce e pure violenze. È cronaca. Mica sono tutti santi e tanto meno soddisfatti. In merito al fatto che a volte non mostrino riconoscenza, per iniziare a capire, si può leggere “l’ingrata”. Autobiografia di una donna, il cui percorso di immigrazione si è concluso felicemente da anni. Ma nonostante ciò non è totalmente soddisfatta, ha inoltre raccolto testimonianze di altri migranti parcheggiati nel limbo dell’attesa di un responso. Poi entra in ballo anche la differenza di stato d’animo tra profughi/rifugiati e migranti economici. Il sogno americano di alcuni si scontra con una realtà occidentale, non vi sono fiumi d’oro a cui tutti possono attingere. L’inattività, l’attesa, la mancanza di indipendenza creano disagio e rabbia. La popolazione italiana è vecchia e sta progressivamente diminuendo, i politici accolgono da decenni nuovi cittadini stranieri... però si son dimenticati che se fanno morire i posti di lavoro, questi nuovi arrivi vanno solamente ad aggiungersi ai residenti senza lavoro. E proseguono imperterriti a far chiudere piccole attività imprenditoriali, scommettiamo che poi arriverà una multinazionale a prenderne il posto? Si passa da un capitalismo frazionato ad un bel capitalismo concentrato e sotto tutta la plebe con busta paga al minimo. Un bel nuovo ordine “Tutto per pochi e poco per tutti”.
Si vede che non te ne frega proprio niente di niente, e di nessuno, a te. Ha ragione Martina, sei tranquillo, e anche un po' contento della brutta situazione. Ti permette di dare sfogo, a tutto il tuo malcelato egoismo, narcisismo e indifferenza verso gli altri. Avanti così!
3 commenti:
E che c’è di inverosimile che uno straniero faccia il dito medio? Se per quello capitano anche parolacce e pure violenze. È cronaca. Mica sono tutti santi e tanto meno soddisfatti. In merito al fatto che a volte non mostrino riconoscenza, per iniziare a capire, si può leggere “l’ingrata”. Autobiografia di una donna, il cui percorso di immigrazione si è concluso felicemente da anni. Ma nonostante ciò non è totalmente soddisfatta, ha inoltre raccolto testimonianze di altri migranti parcheggiati nel limbo dell’attesa di un responso. Poi entra in ballo anche la differenza di stato d’animo tra profughi/rifugiati e migranti economici. Il sogno americano di alcuni si scontra con una realtà occidentale, non vi sono fiumi d’oro a cui tutti possono attingere. L’inattività, l’attesa, la mancanza di indipendenza creano disagio e rabbia. La popolazione italiana è vecchia e sta progressivamente diminuendo, i politici accolgono da decenni nuovi cittadini stranieri... però si son dimenticati che se fanno morire i posti di lavoro, questi nuovi arrivi vanno solamente ad aggiungersi ai residenti senza lavoro. E proseguono imperterriti a far chiudere piccole attività imprenditoriali, scommettiamo che poi arriverà una multinazionale a prenderne il posto? Si passa da un capitalismo frazionato ad un bel capitalismo concentrato e sotto tutta la plebe con busta paga al minimo. Un bel nuovo ordine “Tutto per pochi e poco per tutti”.
Un Ricky imitatore, sai che lo impersonavi bene, sarebbe stato bello
vedere la tua intervista, tu cosi tranquillo e lui con quel dito...
Si vede che non te ne frega proprio niente di niente, e di nessuno, a te. Ha ragione Martina, sei tranquillo, e anche un po' contento della brutta situazione. Ti permette di dare sfogo, a tutto il tuo malcelato egoismo, narcisismo e indifferenza verso gli altri. Avanti così!
Posta un commento