parto da qui per dirti che ti amo,
anche se sei vegetariana e quasi
vegana. Forse qualche bastoncino
di zucchero dimenticato sotto la
pioggia, certamente quel bosco ai
margini del tuo respiro, e io sono
il lupus in fabula, la tua vergogna
splendente, da esibire alle stelle,
tanto le stelle sono di bocca buona,
ci attacchi tutto, anche le cicche,
se sai masticare metafisica e more.
Santissima scalogna! Che fregatura
non essere eterno! Mi tocca amarti
nel frammento, circondato da folti
precipizi e sciagure nette come lame.
Mi tocca sanguinare e andare alla
ricerca di un cerotto, dentro nuovi
temporali, con la musica sotto le
unghie per non morire subito, e tu,
tu che corri stando ferma e perdi le
tue calorie quotidiane sul cross-
trainer, e magari mi pensi o pensi
all'odore di ignote torte da forno,
torte magiche da donare alla fame
di ogni infanzia perduta, zac, ti amo.
8 commenti:
ahahah,
pimpante e allegorica.
bella!..
Ore 19:00 L'hai scritta di pugno, in cucina con quell'intenso profumo d'amore e d'arrosto
Un bell'arrosto
Boh a una vegetariana glielo metterei solo nto culo! Visto che va contro natura ci andrei anch'io. Poi almeno non si fanno figli, che puoi muoioni. Povere creature. Perché farle soffrire! E daiii nel culo!
Dai dai dai! Nel culo! Sborra compresa!
Anzi no la sborra a ingoio. Proteine per troie vegane!
Ahahahhahhah! Che mondo del cazzo. Meno male sono quasi vecchio.
Non vedo l'ora di schiattare!
Come diceva Salamov "invidiiavo i miei COMPAGNI morti"
Posta un commento