Vicino al mio computer c'è un bonsai e adesso anche
un ventilatore. Ho anche una statua in legno di Don
Chisciotte e una sagoma cartonata di Oscar Wilde.
A volte li guardo per cercare l'ispirazione, e spesso
l'ispirazione nasce dal momento, da quello che
accade mentre scrivo, per esempio adesso c'è un bel
venticello, scrivo con la porta finestra spalancata.
Ok, lo ammetto, non sarà una grande ispirazione
questa, è solo un venticello, ma mi fa compagnia.
Un momento, forse sbaglio, questo venticello è
il ventilatore, non viene da fuori, viene da dentro,
che stupido, come ho potuto sbagliarmi? Forse
l'ispirazione è qualcosa che viene da dentro, nel
mio dentro vasto come un paesaggio fantastico e
il fuori è dentro di me, imprigionato per sempre.
Perché scrivo? Perché la vita non basta, come dicono
gli scrittori? Scrivo perché ci sono delle parole
sospese dentro di me, oscillano e mandano come
dei bagliori, vogliono essere prese e tirate fuori.
In un fuori segnato dal mio dentro. Dentro e fuori.
Tutto si confonde. Tutto si perde. Che cosa resta?
Guardo il bonsai, lo accarezzo, vivo di ispirazioni
bonsai, creo foreste di bonsai, foreste che si possono
scavalcare con un salto, e mi sento un gigante.
4 commenti:
Pure io aspetto l'ispirazione per impiccarmi. Ma niente! Non arriva.
Freddy porta pazienza!!
Non sei curioso di come va a finire?
Ci sarà da stupirsi, te l'assicuro.
Bonsai manipolazione innaturale, ispirazione controllata, bloccata in sospensione, sospesa in un nanismo floreale
Mi piace il paesaggio fantastico in cui sei immerso
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