Il sole non era ancora tramontato. Il mare era lontano.
Non c'erano gabbiani in vista. Le nuvole erano solo
nuvole. Non disegnavano forme nel cielo che potessero
ricordare altre forme conosciute. Gli abissi erano abissi.
Il mondo era solo quello che era. Senza metafore, nudo.
Puro come un morso. E un poeta passeggiava senza
parole nel proprio languore. Incontrando se stesso.
Un frammento di vita così limpido da essere insensato.
Poi, a un tratto, il sole tramontò, apparvero in cielo i
gabbiani, le nuvole divennero volti, gli abissi vertigini
liquide, l'universo si trasformò in una macchia d'inchiostro.
Il poeta fermò i suoi passi, e la vita iniziò a tremare.
3 commenti:
https://www.youtube.com/watch?v=ZZEWp4dftWE
te la dedico
.attimi
A volte il "senza senso" ha più senso dello stesso "senso"
È già ! La vita è tutta un tremolio.....sospesa fra IN ed OFF di atomi energetici vibranti. Chissà che languore imperniava il bel Poeta.......di fame o di aspettative? Chicca
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