Non si finisce mai di pulire casa, la polvere non puoi sconfiggerla,
ritorna sempre, e anche noi ritorneremo a lei, mi ha sempre, sempre
affascinato la figura donchisciottesca della casalinga che lotta contro
questo nemico invincibile. La polvere è Dio. Così mi metto l'anima
in pace, cercherò una donna delle pulizie, consapevole della vanità
di tutto, una donna delle pulizie con le tette finte, esistono? Nella
finzione trovo ristoro, pausa dall'angoscia dell'acaro. Anche nel cielo
più azzurro si annida la polvere. Dove non trovarla? Forse nel gioco
denso e corallino degli abissi o negli occhi della donna amata?
Ieri ho passato un'ora con i Testimoni di Geova sopra una panchina.
Sono gentili, uno in particolare è molto colto, è un anziano, un saggio,
ha letto tutto, si chiama Alessandro e quando passa un cagnolino
lo accarezza sempre e per un attimo dimentica la Bibbia. Loro sono
proprio convinti di risorgere e di vivere per sempre davanti a Dio.
Ma io non voglio vivere davanti a Nessuno, sono troppo timido.
Il paradiso è l'unico luogo dove vorrei la privacy, non sulla terra,
sulla terra voglio contaminare il mondo con la mia interiorità.
Non voglio un Dio guardone. Poi arriva sempre il momento del
saluto, e so che i Testimoni torneranno, tornano sempre, come
la polvere...un giorno non mi troveranno più, anche io polvere.
1 commento:
Che strano destino abbiamo...una vita di aspirazioni per poi essere aspirati!
Questo pezzo è d'obbligo:
https://m.youtube.com/watch?v=UIAuqap-TFM
Posta un commento