La Chisciotte è la Chisciotte. Proprio perchè è la tua "vera natura": non sono mai stata
in accordo con chi pensa che un film, per essere tale, debba avere dei mezzi incredibili,
debba avere dietro case di produzione multimilionarie, meccanismi-tritacarne che snaturano
la finzione stessa. Io credo che in un'epoca come questa niente sia più importante che ritornare
a se stessi, ad una dimensione umana perduta anche, bisogna ammetterlo, per le "immagini"
che hanno falsato l'idea di uomo, di mondo e di dio.
Perchè, parliamo chiaro, la Medea di Pasolini, girata anche con mezzi di fortuna, in maniera
istintiva e senza neanche una sceneggiatura precostituita (Pasolini stesso afferma che la sceneggiatura
di Medea è stata scritta mentre la Medea prendeva vita e forma) nulla ha da invidiare ad una
superproduzione hollywoodiana con registi di grido, direttori di produzione di grido e tutto il companatico.
L'essenziale sta nel cibo; il condimento è a piacere.
Non sono esperta di cinema, ovvio. Le mie conoscenze in merito sono pari a zero: io sono il pubblico
e quello che conta per me è ciò che un film, in quanto espressione artistica, mi dà in termini d'emozione.
Io andrei mille volte al cinema a vedere Pipetta di Farina, piuttosto che andarci per il culo
di Scamarcio (culo di tutto rispetto, per carità) che fa il bellone sulla motoretta.
Solo che per Pipetta il regista ha speso 2 euro e 50 e ha usato una videocamera divina
che penetra l'essere umano, Pipetta si è truccata da sola, con i suoi meravigliosi brillantini,
non ci sono foto di scena, non c'è doppiaggio, non ci sono effetti da rombo di motore,
però c'è Pipi; per superScamarcio ci sono gli sponsor, Dolce e Gabbana che lo vestono,
Paciotti che gli fa le scarpe, le cineprese di chissà che superazienda specializzata, la location
da milioni di euro, il macchinone, 200 persone da schiavizzare per mettergli a posto il sopracciglio,
il capello, il labbro, un regista isterico e una grandissima presa per il culo.
Da essere pensante, apprezzo il culo di Scamarcio, magari anche la sua recitazione,
ma quando esco dal cinema a me viene da ridere perchè penso che magari nemmeno
era lui sulla motoretta, ma una controfigura; perchè penso che anche a Scamarcio
sarà capitato che gli puzzassero i piedi o avesse l'alitosi e soprattutto penso che Scamarcio
non esiste e invece Pipi sì. E per il pubblico è questo che fa la differenza, non i tecnicismi.
So bene che questa è un'altra storia; so bene che gli esperti e i cultori, molto più padroni
del verbo e delle cose di me, obietterebbero su ogni concetto del mio discorso, tuttavia,
io vengo da una formazione classica e Aristotele mi ha insegnato-e, dio santissimo,
quanto mi fido di lui!- che la tragedia e la commedia, alla base di tutte le moderne manfrine,
hanno avuto successo perchè erano specchio della quotidianità e che gli dei sono diventati
dei per davvero, quando gli uomini hanno dato loro forma umana. Sic et simpliciter.
Il resto per me è davvero bazzecola.
Ergo, Chisciotte oltre la morte. Ricky Farina è il mio regista.
E' eccellenza. E non ce n'è per nessuno.
Veramente per nessuno.
15 commenti:
@Medea
anche io capisco poco di cinema ma,sono d'accordo: lo scopo dell'arte è quello di procurare emozioni ed è con umiltà che bisogna proporla.
però, permettimi di dissentire sul confronto con Scamarcio. il suo è cinema commerciale, di intrattenimento che nulla ha a che fare con il cinema di autori indipendenti che trasmettono messaggi profondi.
ciao.
.attimi
Certo, Medea ha preso i due poli opposti: Ricky Farina e Scamarcio ( che tra l'altro tenta di fare scelte non proprio commerciali )...per fortuna al cinema si vedono ancora film indipendenti e personali, ma devi cercarli , scovarli, siamo invasi dal cinema industriale o dal cinema-tv. A me sta bene anche un film industriale se è fatto bene, ma è una questione di pesi e contrappesi...
Concordo con Attimiespazi. Il cinema usa i mezzi per realizzare una finzione che diventa espressione di un'idea, di un messaggio. Inoltre ridurre la cinematografia solo a Scamarcio mi sembra un ragionamento poco lucido e obiettivo, solo per innalzare un tipo di cinematografia come quella che fa Farina, quindi il discorso di Medea Merini mi sembra pura propaganda faziosa e fin troppo adorante. Indfatti lo stesso Farina ha detto che purtroppo, per mancanza di fondi, si ritrova a far documentari sulle vite della gente, che ha la sua valenza in alcuni contesti, ma con tutta sincerità no vedo l'idea, il genio, la creatività che può esserci invece in un vero film strutturato, quindi ideato con la propria testa,, frutto dell'idea, del pensiero di un autore. Infatti per questo apprezzo più uno scritto che altro.
Medea è adorante, ma è intelligente, profonda, e colta, quindi è un'adorazione intelligente.
Per quanto riguarda la distinzione tra film di finzione e documentario che fa Silvia: anche i documentari sono film, per esempio la Giuria presieduta da Bertolucci ( non proprio uno qualsiasi ) qualche anno fa ha premiato con il leone d'oro un documentario.
Il documentario è cinema, è frutto di una scelta stilistica, di un percorso, di un'idea di racconto, il documentario racconta. Ci sono capolavori nella storia del cinema che probabilmente Silvia ignora completamente, un nome su tutti per l'italia: De Seta. Provi Silvia a fare un film Chisciotte e si renderà conto che ne uscirà fuori una cosa completamente diversa, ci saranno inquadrature diverse, ritmi diversi dati dal montaggio, emozioni diverse, atmosfera e sensibilità diverse, tutte scelte di stile. Il mio.
L'Uomo di Aran di Flaherty è uno dei film più belli della storia del cinema e guarda caso è un documentario.
A forza di sborrarci sullo specchio non ti vedi più! Ricky Gray...
Fosca, hai fatto un commento terribilmente idiota nella sua losca prevedibilità al film "Masini Pass", potresti toglierlo? Te lo chiedo come favore personale, mio padre mi diceva : Ricky, non devi fare sempre lo scemo. Ecco, Fosca, caro Fosca, non è necessario fare sempre il Fosca, chiaro il concetto?
E' un commento brutto, sporco e cattivo... Ti preoccupi che possa urtare la sensibilità della balena? Eh, magari così glie passa l'appetito! Ahahahaha!
Vedi Ricky, io sono del parere che i confronti del tuo creare cinema al limite possa essere fatto con un Pasolini, un Fellini, un Chaplin e non con professionisti del cinema commerciale. Allora sì che parliamo di livelli consoni all'artista! Scrivere un articolo e raffrontarti con chi ha nulla in comune con quello che realmente proponi suscita impressioni sbagliate e non ti rende giustizia. In un certo senso, stride con l'immagine che percepisco io di te. Insomma, è come mettere a confronto la plastica con il diamante: cosa c'entra la plastica se il diamante brilla di luce propria?
.attimi
Comunque mo lo levo! ;D
Grazie Fosca, apprezzo il gesto.
...beh invece a me la plastica fa pensare proprio a Farina...perché mi viene in mente questa scena di american beauty
http://m.youtube.com/watch?v=YutmD2MM0g0
-farinomane-
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