domenica 22 febbraio 2015

ACCAZZATA

Lei era bella in modo increscioso. In modo quasi deplorevole.
Era fastidiosa la sua bellezza, non potevo starle vicino che
mi diventava subito duro e facevo fatica a camminare.
Così sexy da fare paura, una cosa micidiale. Allora iniziai a
pensare a Pippo Baudo per starle vicino e per rilassarmi.
Ma niente, nemmeno l'immagine nazional-popolare di Baudo
riusciva a placare il mio desiderio. Apriva bocca e subito la
mia mente ci metteva il cazzo in quella bocca. Si voltava e
il desiderio di prenderla a pecora era vertiginoso. Una ossessione.
Quella bocca da vampira, quegli occhi da sacerdotessa.
E la sua voce così calda, un mistero bruciante. Quando sorrideva
mi si rizzavano i peli delle palle. Poi venne la guarigione.
Inaspettata. Iniziò a parlarmi di cazzi, dei cazzi della sua vita,
di come alcuni cazzi erano grossi, di come facevano l'amore quei
cazzoni dentro di lei, e finalmente mi resi conto che era solo
una donna, banale anche, direi superflua nella sua femminilità.
Una donna "accazzata" come tante. Senza la follia dell'amore.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

"...che era solo una donna,..."
?????????
-farinomane-

Anonimo ha detto...

Eccerto!!!... "UNA" non la nostra donna. Per quella esiste un solo cazzo e deve essere unico e senza confronti possibili! Il NOSTRO cazzo, come un Dio!.... L 'UNICO da adorare! ;-)

Anonimo ha detto...

Ahhhh...dici da intendersi "che era solo una donna qualunque"?...beh così allora può andare. Ma sulla faccenda dell' UNICO dichiarabile credo che Farina la pensi in maniera un tantino diversa
-farinomane-