Lei era bella in modo increscioso. In modo quasi deplorevole.
Era fastidiosa la sua bellezza, non potevo starle vicino che
mi diventava subito duro e facevo fatica a camminare.
Così sexy da fare paura, una cosa micidiale. Allora iniziai a
pensare a Pippo Baudo per starle vicino e per rilassarmi.
Ma niente, nemmeno l'immagine nazional-popolare di Baudo
riusciva a placare il mio desiderio. Apriva bocca e subito la
mia mente ci metteva il cazzo in quella bocca. Si voltava e
il desiderio di prenderla a pecora era vertiginoso. Una ossessione.
Quella bocca da vampira, quegli occhi da sacerdotessa.
E la sua voce così calda, un mistero bruciante. Quando sorrideva
mi si rizzavano i peli delle palle. Poi venne la guarigione.
Inaspettata. Iniziò a parlarmi di cazzi, dei cazzi della sua vita,
di come alcuni cazzi erano grossi, di come facevano l'amore quei
cazzoni dentro di lei, e finalmente mi resi conto che era solo
una donna, banale anche, direi superflua nella sua femminilità.
Una donna "accazzata" come tante. Senza la follia dell'amore.
3 commenti:
"...che era solo una donna,..."
?????????
-farinomane-
Eccerto!!!... "UNA" non la nostra donna. Per quella esiste un solo cazzo e deve essere unico e senza confronti possibili! Il NOSTRO cazzo, come un Dio!.... L 'UNICO da adorare! ;-)
Ahhhh...dici da intendersi "che era solo una donna qualunque"?...beh così allora può andare. Ma sulla faccenda dell' UNICO dichiarabile credo che Farina la pensi in maniera un tantino diversa
-farinomane-
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