venerdì 13 dicembre 2013

INTERROGATIVI SU VALERIA


Che cosa starà facendo adesso la mia non più mia Valeria?
Magari starà raccogliendo fondi per i pappagalli verdi?
Ha chiuso le comunicazioni, quindi non so più nulla di lei.
Il completino intimo della Perla lo indosserà per un altro?
Vorrei staccarmi gli occhi come gelatine e incollare il mio
sguardo sul soffitto della sua stanza da letto, vorrei sapere
tutto, se fa l'amore, come fa l'amore, perché è diventata
un'altra, e se la incontrassi per strada sarebbe un'estranea,
un'imperfetta estranea, e quell'imperfezione è solo un
residuo di passato diventato cenere. Cenere i nostri viaggi
solari, cenere i nostri risvegli, cenere le nostre colazioni,
cenere i nostri scontri e i nostri incontri. Valeria, stai forse
progettando un altro viaggio? Magari in Vietnam? O forse
nella lontana Australia? Valeria, come sei lontana! Sei come
l'Australia. Sei un canguro. Forse mi sono innamorato di
un canguro senza accorgermene? Eppure pochi anni fa eri
una donna e ti svegliavi al mio fianco e andavi a farti la
doccia. Valeria, ora hai il marsupio, prima avevi un cuore.
Chi c'è dentro il tuo marsupio? Che cosa c'è? Un'ombra.
Un'ombra spaventosa. Un'ombra immensa. Un'ombra che
è come la morte. Valeria è la morte, è il canguro. Valeria
non esiste più. Ma il suo sorriso ancora mi taglia il sangue.
Quando l'amore diventa un canguro bisogna saltare via.
Anche io diventerò l'Australia, ho già il visto sull'addio.       

1 commento:

attimiespazi ha detto...

"Di tutto il tempo passato insieme
quel che rimane
è un sogno con le ali spezzate"

(da attimiespazi.blog)