Per essere chiaro: adoro le puttane. Non sono artista né camionista.
Sono Ricky Farina e ho bisogno di loro. Tengono compagnia al mio
cazzo e non è poco. Sono un cliente gentilissimo, educato. E loro
sono altrettanto gentili. Il denaro è denaro, si spende per svariati
motivi. Le puttane sono uno "svariato motivo". Non è amore, non
voglio l'amore. L'amore è meraviglioso, con le puttane non cerco
il meraviglioso, cerco uno sfogo. Grazie al denaro posso trovare
questo sfogo. In pratica sono un brufolo pieno di pus quando
vado a puttane e loro mi schiacciano e fanno uscire tutto il pus.
Mi liberano dall'infezione del desiderio. Mi salvano. E io sono
uno che contribuisce al loro sostentamento. Nella loro scelta
di essere puttane molto probabilmente non c'è libertà, è una
scelta forzata per esigenze economiche, questo nella maggior
parte dei casi. Ma non c'è libertà nemmeno nelle mie scelte, io
devo andare a puttane altrimenti sto male fisicamente, il pus
fa sempre più infezione, può andare al cervello e fare impazzire.
Due "scelte coatte" che s'incontrano. Ma sono coatti anche i
fidanzatini che camminano mano nella mano, e gli sposini che
fanno il discorso al loro matrimonio. La libertà è una chimera.
L'amore trasforma due esseri liberi in due poliziotti: dove sei
stata? con chi eri l'altro giorno? fammi vedere il cellulare.
E allora viva le puttane. Per non parlare delle donne che incontro
sul mio cammino: frigide, morte, cadaveriche, stupide.
E allora: ancora puttane. Per sempre puttane. Puttane adorate.
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