Fate questo esperimento: fissate il vostro volto allo specchio
per almeno venti minuti, vedrete sciogliersi la maschera e una
nudità inquietante sarà il segno di una estraneità insita in voi.
Lo stesso accade quando si ripete una parola molte volte di seguito,
perde di senso, forse solo la parola amore resiste, forse.
Questo significa che le nostre fragili certezze sulla vita, su noi stessi,
sono aggrappate a una fruizione del tempo "funzionale", è l'economia
psichica delle percezioni, ma appena si infrange questo equilibrio
tutto è in rivolta.
1 commento:
Già, la realtà non appare un sistema ergodico: la sua percezione, né l'appercezione, passano attraverso gli stati definibili come "statisticamente stabili".
P.S.: ho fatto quest'esperimento, ripetutamente, quando avevo 14 anni, circa. Avevo più coraggio, allora.
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