Posso limitarmi a pensarla, scriverla non
è necessario, lei mi fa compagnia come
una ferita sempre fresca.
Se mi vedete mangiare una bistecca è solo
il palcoscenico effimero dell'organismo,
lei non è gelosa, sa di essere l'emozione più
vera, più essenziale, più pura e purificata.
Lei scorre nel sangue e nello stupore delle
cose create, lei punge il cielo e le nuvole,
fa tremare i fiori e le stelle, ma anche i bordi
del letto, e non ha paura di nulla.
Nemmeno del silenzio.
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