Io so che cos'è l'amore. Non è fare follie, non è beatitudine,
non è qualcosa che ti cambia la vita, non è un legame e non
è nemmeno mettere al mondo una creatura. Non è passione,
non è vertigine, non è nulla di tutto questo, anche se ne fa
parte. E non è nemmeno Dio. Non è l'universo, forse non è
nemmeno la vita. Potrebbe essere una radice, ma nemmeno,
e nemmeno un fiore che sboccia o una farfalla delicata. No.
Io so che cos'è l'amore. L'amore è lotta. Agonia. Rivolta.
L'amore è il sangue che cerca una via di fuga dal sistema
circolatorio, è una ferita che dona luce. Perché io sento la
lotta anche in una pietra sepolta, in un cadavere che non trova
pace nemmeno nel silenzio eterno. Non sono gli angeli, ma
i demoni della lotta a vivificare l'amore, a renderlo vero,
necessario, imprescindibile. L'amore è un muscolo che si
plasma nella fatica, nello sforzo incessante, nella violenza
trasparente e inquieta del respiro. L'amore è proliferazione.
Ha la stessa energia dei tumori, ci divora, ci mangia, è un
mostro terribile che ci rende veri, anche solo per un attimo.
Nell'occhio dilavato, nel letame e nelle viscere, nella gelida
sinfonia dell'addio, l'amore scava, scava, fino alle stelle.
1 commento:
oh, che bella questa.
ne farò un tatuaggio
nello scorrere del tempo.
l'amore,
geniere dell'infinito..
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