Cari amici del blog, ma siete rincoglioniti?
Non è la prima volta che vi sento dire: Ricky,
la stai buttando in vacca e in politica per
aumentare i commenti del blog e per creare
una certa vivacità! Ma che cazzo me ne frega
a me dei vostri commenti o della vivacità?
Ci faccio soldi con questo blog? No. Siete
4 gatti disperati, ma che cazzo me ne può fregare
a me se commentate oppure no? Vi scopro
ingenui, e mi stupite in un certo senso.
Questo blog è solo un contenitore dei miei
pensieri e dei miei film. I commenti intelligenti
mi fanno piacere, tutto qui. Il resto non conta.
Se avessi un qualche interesse a fare numero
allora potrei capirvi, al limite si può fare
un pensiero per il canale YouTube che con
un certo numero di iscritti può portare soldi,
ma questo blog, ma per carità, se siete 4 o 10
o 20, che cazzo mi cambia, e siete sempre i
soliti, quindi, per favore, basta con le cazzate.
5 commenti:
Basta che la mattina hai latte e biscotti...
Era questo un ambiente dove confrontarsi sui tuoi lavori, non per raccontare
di tutto e di più, ognuno alla sua maniera, con le sue capacità senza
discriminare. Tu hai scelto la quantità, ti piace la pioggia di commenti.
Se il tuo blog fosse una casa la vorrei aperta e già lo è, ma accogliente
dove il padrone di casa può intervenire senza il bisogno di difendersi
sempre e urlare.Le tue parole non verranno ascoltate, voleranno via al primo
soffio di vento
Pirla, smettila di raccontare e raccontarci balle su di te, su come dici e ci dici di essere fatto. Parla di quello che sai, non di quello che qualcuno ti suggerisce (che lo faccia intenzionalmente o meno) di scrivere quando vedi che i commenti sono 2 per post.
Sei un drogato di mancata fama.
E ti va già bene che non sei alla fame.
Potresti tranquillamente scrivere e archiviare ciò che fai su carta e/o nella memoria digitale di qualche supporto personale e privato. Invece vieni quei e posti, pubblichi (cioè rendi pubblico) ciò che fai. Perché?
Speri, secondo me. Speri nel consenso di qualcuno, come è umano sia, e come dovresti riconoscere che è. Vuoi soddisfare un bisogno. Vuoi appagare un bisogno. Forse qualcosa che ti è mancato in gioventù, qualcuno non ti ha dato quel consenso e quell'attenzione che chiedevi e nella quale speravi. Hai bisogno di uno spazio dove appendere ad asciugare i tuoi rimpianti. E' andata così?
Stai qui a fare cose che hanno l'unico scopo di trovare quel qualcosa che ti è mancato?
Se è così non c'è niente di male. Ma PUBBLICARE, ti espone, appunto, al pubblico giudizio, e non ci puoi fare praticamente nulla.
Se no perché avresti riaperto riaperto i commenti?
Perché speri.
Spero nei commenti intelligenti, appunto. Pubblico perchè comunico i miei lavori, non li tengo in un cassetto, che senso avrebbe?Un artista comunica. Condivide.
Ma cercare il numero o la quantità su questo blog non ha alcun senso. Ha senso sul Fatto o sul mio canale YouTube.
Non qui.
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