Aspotroff torna in azione. I superbelli si trasformano in supereroi e lottano per salvare il mondo dalla bruttura. Gli esseri umani muoiono nelle guerre dimenticate che funestano il pianeta. Poi scappano e il mare li ingoia. E non versano neanche sangue. E' come se quegli uomini morissero affamati di mare, per indigestione di mare. Alla loro speranza nessuno ha tenuto la mano.
Io sono certa però che come contropartita v'è la Bellezza: tu ne sei parte in maniera strabiliante. Ne sei penetrato, impastato, avvolto. Ne sei custodito e custode.
"I giochi non si dimenticano": Alda Merini insegna, come sempre. E i tuoi giochi sono meravigliosi. Giocare alla guerra con te è come pettinare la donna cannone, è come divenire improvvisamente leggera e danzare sulle punte. Le tue bolle di sapone hanno i colori del mondo intero e i tuoi passi tra le case, sulla battigia, tra i fiori con la tua arma d'amore mi sembrano nella notte come quelli dell'Uccello di fuoco di Stravinskij.
Quei puttini inquietanti di pietra, all'inizio, sorridono da sempre e per sempre, fin tanto che il vento non consumerà la loro sostanza o mano d'uomo non li abbatterà, ma mi danno l'idea di una stasi sempiterna, che geme. Le tue bolle di sapone non durano che un battito di cuore: come l'amore forse. Ma cambiano tutto. Perchè portano l'arcobaleno, inondano i fiori e fanno il verso ai potenti e alle spose.
Ho contemplato l'idea di te davanti al mare con la pistola delle bolle di sapone per giorni. Era una sorta di favola che mi raccontavo. Quasi per vincere gli incubi.
Gli incubi sono invincibili. Questo proprio le tue bolle me lo hanno insegnato. E sono irresistibili. Perchè si portano dentro l'arcobaleno. Come i tuoi giochi. Come la tua guerra.
Quanto sei meraviglioso! Tanto che mi commuove la tua gigantesca natura che balla in un mondo feroce senza spegnere le sue fiamme mortifere. Tu sei come passare un coltello affilato sopra la lingua e non sanguinare.
Sono così fiera di te!
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