Solitudine: Tu hai scelto di raccontare gli esseri umani, e per farlo bene
devi stare da solo. Devi essere libero. Capisci?
Riccardo: No. Non capisco l'equazione solitudine uguale libertà.
A me sembra il contrario. Mi sento prigioniero di me stesso.
Solitudine: Tu non devi avere legami, non devi avere una relazione
stabile, la stabilità ti ucciderebbe. Dammi retta.
Riccardo: No, mi darebbe più forza.
Solitudine: Mi spiace caro, non funziona così, il tuo destino è quello
di essere un uomo aperto a tutto e a tutti, questa è la solitudine.
Riccardo: Fottiti. Io voglio una compagna, voglio farti a fettine
stronza di una solitudine.
Solitudine: Non puoi offendermi senza ferire te stesso.
E poi che cosa hai da donare a una compagna?
Riccardo: Dono te.
Solitudine: E pensi che donare solitudine agli altri sia la
soluzione? Chi può desiderarmi?
Riccardo: Un'altra solitudine. Non ti senti sola?
Solitudine: Basto a me stessa.
Riccardo. Certo, tu parli così perché non hai il cazzo.
Solitudine: Che dici? Il tuo cazzo è il mio.
Riccardo: Puttana!
Solitudine: Scopami.
Riccardo: Non ho il preservativo.
Solitudine: Non importa, partorisco solo specchi.
Riccardo: Aiuto.
Solitudine: Aiutati che Dio ti aiuta.
Riccardo: Tu sei Dio?
Solitudine: Non lo avevi ancora capito?
Riccardo: Allora aiutami!
Solitudine: Eccomi.
Riccardo: Quindi non ho speranze?
Solitudine: No. Sei finalmente felice?
Riccardo: Sì.
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