Il bambino bianco che prega è talmente tanto inquietante nel suo incedere finale che cerco riparo pensando ad una divinità che mi protegga da lui. Alleate di Psycho Frog sono senza dubbio quelle lenzuola rosse che accolgono il Don: non conciliano un sonno di pace, troppo “tachicardifere” (che aggettivo strampalato, cacofonico abbastanza per sembrare filastroccheggiante!), così per Frog è molto più semplice incutere i suoi incubi viscerali. Che ansia quell’incubo di Don: fa proprio paura il singulto che ne scandisce le visioni oniriche e Dark Salsiccia poi… che strano essere. Una Dark Salsiccia mangiacuore, che muore non appena le viene conficcato uno spillo nel petto: un contrappasso senza pari! Ma Dark Salsiccia è femmina, maschio o neutro? Per fortuna Don riesce a fuggire al suo morso mortale; ma risulta subito molto preoccupante l’allenza di Frog con il maestro Muhen: si vocifera da molto circa le sue speciali doti. Il suo Soffio Assassino ne ha fatto la fama: essa lo precede, tanto che è arrivata persino a Byblos e Little Love ne ha conosciuto, pare, la violenza. L’atterraggio di Little a Walser non è stato molto piacevole, ha avuto delle difficoltà, ma Poesia è sempre pronta alla salvezza. Poesia è il paracadute, la rete sotto ogni “folle volo” o precipizio. Per fortuna che tesse le sue trame di parole. Anche quando è una preghiera. Magnifico il lieto fine. Un capolavoro le labbra della Lollo baciate da Don. Tanto di cappello alla fantasia. Al surreale, al reale. All’ironia. Il mio personaggio preferito oltre al Don-Mostro? Frog, ovvio! Ma ricordiamo una cosa: Don è bifronte. E se l’altra faccia di Don è proprio Frog? Adoro i Mostri. E pare che questo sia “segno di sensibilità”: così mi è stato detto in mattinata! Con tanto di “Brava!”. E già. Ma forse è opera anche questo di un incubo viscerale: Frog colpisce sempre. E inaspettatamente. M.
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Il bambino bianco che prega è talmente tanto inquietante nel suo incedere finale che cerco riparo pensando ad una divinità che mi protegga da lui. Alleate di Psycho Frog sono senza dubbio quelle lenzuola rosse che accolgono il Don: non conciliano un sonno di pace, troppo “tachicardifere” (che aggettivo strampalato, cacofonico abbastanza per sembrare filastroccheggiante!), così per Frog è molto più semplice incutere i suoi incubi viscerali. Che ansia quell’incubo di Don: fa proprio paura il singulto che ne scandisce le visioni oniriche e Dark Salsiccia poi… che strano essere. Una Dark Salsiccia mangiacuore, che muore non appena le viene conficcato uno spillo nel petto: un contrappasso senza pari! Ma Dark Salsiccia è femmina, maschio o neutro? Per fortuna Don riesce a fuggire al suo morso mortale; ma risulta subito molto preoccupante l’allenza di Frog con il maestro Muhen: si vocifera da molto circa le sue speciali doti. Il suo Soffio Assassino ne ha fatto la fama: essa lo precede, tanto che è arrivata persino a Byblos e Little Love ne ha conosciuto, pare, la violenza. L’atterraggio di Little a Walser non è stato molto piacevole, ha avuto delle difficoltà, ma Poesia è sempre pronta alla salvezza. Poesia è il paracadute, la rete sotto ogni “folle volo” o precipizio. Per fortuna che tesse le sue trame di parole. Anche quando è una preghiera. Magnifico il lieto fine. Un capolavoro le labbra della Lollo baciate da Don. Tanto di cappello alla fantasia. Al surreale, al reale. All’ironia. Il mio personaggio preferito oltre al Don-Mostro? Frog, ovvio! Ma ricordiamo una cosa: Don è bifronte. E se l’altra faccia di Don è proprio Frog? Adoro i Mostri. E pare che questo sia “segno di sensibilità”: così mi è stato detto in mattinata! Con tanto di “Brava!”. E già. Ma forse è opera anche questo di un incubo viscerale: Frog colpisce sempre. E inaspettatamente.
M.
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