La propaganda politica diventa il contrario dell’essenziale. La realtà è persa di vista dai volti impressi su un manifesto pubblicitario. Con quei sorrisi prestampati. Sembrano tutti uguali. Quegli alberi, il vento che scuote le foglie, i colori scuri dei rami che si innalzano verso quel cielo terso sono il senso profondo del nostro esistere e della nostra realtà. La politica attuale è la farsa dei manifesti che imbrattano i muri e delle bugie che propinano per bell’affare. Ogni foglia è diversa dall’altra, ogni foglia ha la sua identità e la sua dignità. Il sole filtra, ma non per bruciarle. Ad 1.56 ho bloccato il video: che fotografia meravigliosa. La foglia sembra una mano misteriosa. E si fa attraversare dalla luce. I confini si fanno sfumati, poi trasparenti. Il sole è seminascosto. Ma all’improvviso irrompe. Ed è pienezza. Inquietante. Sconosciuta. Di incommensurabile potenza. Quello del sole è potere. Quello dei politicanti? Teatrino. Le cui marionette ballano il dadaumpa. A volte il bunga bunga. Del resto, trattasi di riti propiziatori. Alla faccia ovviamente dell’uomo, che era animale politico. Alla faccia della democrazia. E dei morti. Che hanno lottato per la libertà. Quando vedo certi volti che scorazzano sorridenti in parlamento penso a Catilina che morì gloriosamente nelle prime file. Con l’audacia stampata in faccia. E mi vergogno. Perché il coraggio è andato perso. La passione è morta. E “dux atque imperator vitae mortilium pecunia est” (intanto Sallustio, che pensava all’animus, s’è rivoltato nella tomba!).
2 commenti:
La propaganda politica diventa il contrario dell’essenziale. La realtà è persa di vista dai volti impressi su un manifesto pubblicitario. Con quei sorrisi prestampati. Sembrano tutti uguali. Quegli alberi, il vento che scuote le foglie, i colori scuri dei rami che si innalzano verso quel cielo terso sono il senso profondo del nostro esistere e della nostra realtà. La politica attuale è la farsa dei manifesti che imbrattano i muri e delle bugie che propinano per bell’affare. Ogni foglia è diversa dall’altra, ogni foglia ha la sua identità e la sua dignità. Il sole filtra, ma non per bruciarle. Ad 1.56 ho bloccato il video: che fotografia meravigliosa. La foglia sembra una mano misteriosa. E si fa attraversare dalla luce. I confini si fanno sfumati, poi trasparenti. Il sole è seminascosto. Ma all’improvviso irrompe. Ed è pienezza. Inquietante. Sconosciuta. Di incommensurabile potenza. Quello del sole è potere. Quello dei politicanti? Teatrino. Le cui marionette ballano il dadaumpa. A volte il bunga bunga. Del resto, trattasi di riti propiziatori.
Alla faccia ovviamente dell’uomo, che era animale politico. Alla faccia della democrazia. E dei morti. Che hanno lottato per la libertà. Quando vedo certi volti che scorazzano sorridenti in parlamento penso a Catilina che morì gloriosamente nelle prime file. Con l’audacia stampata in faccia. E mi vergogno. Perché il coraggio è andato perso. La passione è morta. E “dux atque imperator vitae mortilium pecunia est” (intanto Sallustio, che pensava all’animus, s’è rivoltato nella tomba!).
Medea.
così abbiamo fregato facebook, brava medeuccia,
come farei senza di te?
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