Mi ricordo la prima volta che ho avuto la percezione di non essere
un superdotato, ero in un cinema a luci rosse, un mio amico,
figlio di un giudice, mi aveva trascinato in quel cinema per festeggiare
l'esame di "maturità". Ricordo di essere uscito alla
scena di un uomo superdotato che stava facendo "l'amore" con
una mucca. La mucca faceva muuu e l'uomo non emetteva alcun gemito,
questa asimmetria fu l'origine del fastidio. Tornato a casa
mi buttai sul letto. Triste e affranto, disgustato. "Non sono un
superdotato, perché? maledetta natura, natura infame!", mi
ripetevo con rabbia, quasi in lacrime. Poi la solita vocina che
ho dentro iniziò a sillabare la sua consolazione..."Ricky, non
agitarti per questo dettaglio (chiamalo dettaglio!), in fondo ti
stai lamentando di non essere un cazzone, non sei un cazzone,
e allora? meglio, il mondo è pieno di cazzoni". Poi con scrupolo
enciclopedico mi informai sulle dimensioni falliche.
La scoperta fu agghiacciante: sono normale. Ho un cazzo nella
norma. Dio, la norma! Non potevo accontentarmi di questa
risposta. Iniziai a sfogliare riviste su riviste, a vedere foto
di cazzi, cazzi, tantissimi cazzi. Venni a conoscenza della
famosa "cappella a peperone", delle famose "palle a ciondolo",
del fusto a "carciofo", e allorai trovai consolazione nella mia
normalità. Ho un cazzo bellissimo, bellissimo e normale.
Con l'esperienza mi sono accorto che forse il mio carisma
vitale non è adeguato al coito femminile, sono troppo tenero,
anche quando le sculaccio lo faccio con timidezza. A letto
non deve esserci rispetto mi hanno detto, ma come faccio
a non rispettare una donna che mi apre il mondo dei suoi
tesori? Che casino. Ricky, devi ancora imparare molte cose,
devi fare più pratica, devi scioglierti, devi perdere tutte le
tue inibizioni, devi buttare giù dal piedistallo queste donne
e scopartele nel fango del desiderio, forza, non mollare.
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