Qualcuno ha scritto "camminare in un cimitero è una lezione di
saggezza automatica". Mi capita di sentire il richiamo dei morti,
sempre più spesso, forse è l'età che avanza ma la polvere
mi sembra qualcosa di estremamente concreto, e allora vado
nei cimiteri e magari mi innamoro di un volto perduto per sempre,
e cammino e sogno di vite che ora sono polvere ma prima erano
respiro e speranza. Mi emoziona l'eleganza dei morti, la loro
sobrietà misteriosa, e mi sento ancora inadeguato al loro regno.
Per fortuna. Così quando esco dal cimitero sono felice di tradirli.
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