Ora scrivo una poesia pazza, la scrivo
perché è notte fonda, e tutte le notti
sono pazze, ci avete fatto caso?
La notte mi succhia i muscoli, sento
il sangue che irrora arcobaleni azzurri
e violenti, gli occhi mi bruciano.
Tornando a casa ho calpestato il corpo
senza vita di un dio malato, mi sta
salendo la nausea dell'Infinito, lo sento.
Sento crollare le stelle nel mio imbuto
cerebrale, e tanti pesciolini rossi sono
in agonia sulla mia lingua abissale.
L'agonia è divertente, è il luna park della
morte, e le poesie pazze fanno finta
di essere poesie, tanto è notte fonda.
E tutte le vacche sono nere, e tutti i gridi
sono poesia, il cuscino attende il veleno
acido della mia saliva, incubo purissimo.
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