L'amore è strano. Fa finta di essere cieco
per tastare i confini del corpo.
L'amore toglie il respiro, come la morte.
Allaga le foreste invisibili del sogno.
L'amore uccide. E torna sempre sul luogo
del diletto, con passo lieve e crudele.
L'amore mette corone di spine sulla testa
di primavere irrisolte, e dilata agonie.
L'amore è un ospedale. Un rifugio per le
ferite senza orizzonte, e senza vento.
L'amore è puro, come un grido che mette
radici sulla vertigine fiorita dei dirupi.
L'amore è l'addio delle lontananze, concavo
specchio del delirio, danza di statue.
L'amore è il seme, la fragola buia, il senso
decapitato del cammino, la gioia esausta.
L'amore è strano, fa finta di essere cieco
per farsi condurre dalla fedeltà.
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