Per me non c'è scampo, tu vai avanti,
come nei film americani quando l'attore
agonizzante si rivolge al protagonista,
non pensare a me, è tutta finzione, un
melodramma a mio uso e consumo,
contro la noia, contro lo spettro gelido.
Tu vai avanti, lasciami in questo deserto
devastato dalla sete, il condor attende nel
cielo rovente, col suo volo circolare crea
la spirale del mio addio, ma tu non avere
pietà di me, la pietà è per i deboli, per chi
si arrrende all'orizzonte, ma tu devi vivere.
Portami inciso nella tua corteccia cerebrale,
ti chiedo solo questo, non dimenticarmi, anzi,
dimenticami, anche i ricordi sono una catena,
liberati, e non cercare nel vento risposte che
non esistono, vai avanti senza di me, questo è
il segreto della gioia: un oblio implacabile.
The end.
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