Ti illudi di disubbidire alla realtà
con i tuoi giochi cerebrali, le tue
piccole fantasie ferite, accidiose.
Crei varchi, ci infili dentro i tuoi
ingredienti: stupore, dolore, amore.
Fai crescere l'ignoto nel tuo sangue.
Ma basta che ci sia un taglio di luce
diverso a posarsi sulle tue geometrie
da impiccato, e torni a oscillare nel
vuoto, nel brivido della vanità.
1 commento:
Sarà...
Eleonora
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