Mi sento incline a ogni forma di felicità, ma la mia preferita è la
felicità di non essere felice. Non potrei mai essere felice senza
malinconia. Quindi ho una felicità malinconica, a volte ombrosa,
una felicità al di sopra di ogni sospetto. E mi scoprono solo quando
per strada sorrido a un bambino o a un vecchietto. Alle donne
non sorrido, non sorrido perché vorrei mangiarle, e non sorrido
mai quando ho fame. Quando ho fame tremo. Ma anche tremare
è felicità. Tremo dalla felicità. E quelle rare volte che mi capita
di avere un appuntamento con una donna che mi piace, beh,
mi metto a canticchiare, saltello, mi profumo anche l'uccello, e
davanti allo specchio ballo. E mi sento cretino. Un cretino felice.
E la malinconia non si scompone, attende, sa che dura poco.
3 commenti:
Mio Duca di Mantova, esser felici è esser felici pur sapendo che prima o poi finirà.
.attimi
La fine precede l'inizio di una nuova felicità.
Deve essere bellissimo provare la felicità di non essere felice.
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