Sono il più grande regista vivente perché non sono un regista e non sono
vivente. "Io filmo dal mondo dei morti, è questo che non capisce la gente"
per parafrasare Alda Merini: il mio primo videoritratto. Alcuni mi accusano
di vivere sotto una campana di vetro, ma sotto la mia campana di vetro
cade la neve proprio come sta cadendo la neve adesso fuori dalla mia
finestra. Io vivo di trasfusioni con la realtà. E ne colgo gli aspetti più vani,
apparentemente insignificanti, perché so che il mistero scorre in ogni
cosa, bisogna solo sapere ascoltare "il suono della sua corrente". Ecco.
Vi ho spiegato perché sono il più grande regista vivente e vi ho spiegato
perché non vedrete mai un mio film al cinema, ma se uscite di casa e
iniziate a guardare la vita con amore, nelle sue sfumature più intime, se
fate questo, se isolate frammenti di stupore sul vostro percorso di ogni
giorno, allora vedrete un mio film, e lo schermo sarà quello della Vita.
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