mercoledì 2 maggio 2012
LA DONNA PORTACENERE
Francesca fuma. Francesca spegne le sigarette.
Spegne le sigarette sulle sue cosce. Le piace
l'odore di bruciato della sua pelle. Una viziosa.
Francesca ha un volto di bambola triste ma quando
ride si muovono angeli nel suo petto. Dio le ha
detto un giorno che lei è cenere, e ci ha creduto.
Cenere alla cenere. Si è trasformata in un portacenere.
Nulla di più naturale, nulla di più umano e divino.
Ogni bruciatura una preghiera, un rosario crudele.
Un giorno un musicista le ha detto addio, e Francesca
ci ha creduto. Francesca crede a tutto. Crede anche
in se stessa, l'addio per esistere ha bisogno di fedeli.
Francesca è cenere, Francesca è addio, è donna.
Lei ama il mare. Un giorno il mare le ha detto che
la vita è annegamento, ma Francesca non ci ha creduto.
Questa è l'unica cosa alla quale non crede. Per questo
spegne le sigarette sulle sue cosce, il piccolo rogo del
suo respiro vuole sentirlo sulla carne, per sentirsi viva.
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