Distenditi nell'incubo,
sfiora con le dita i suoi
confini, e accogli
l'inevitabile.
Eri la muffa preziosa
di un utero in fiore, ora
sei raggrumato, cartilagine
friabile.
Il sangue delle scintille
ti brucia l'anima, hai solo
parole ottenebrate da donare
al prossimo.
Non fai che imitare il vento
che si spezza, il vento
che si ritorce su se stesso,
e avvampa di quiete...
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