Facciamo notte, così per gioco, anche
nella bocca dorata di questo mattino.
Ignoriamo il sole, stella impertinente
che ci è cascata quasi sulla testa.
Facciamo notte, non abbandoniamo
i sogni alla fustigazione dell'alba.
Mettiamo in crisi i ritmi circadiani,
la cronobiologia, facciamo notte...
Anche ora che canta l'usignolo, noi
tappiamoci le orecchie, sordi al canto.
Rivoltiamo le coperte, tuffiamoci nel
silenzio rimasto integro sotto le lenzuola.
Il nostro desiderio è uno spazio incantato,
non permettiamo alla luce di ferirci.
Ribelliamoci alle sveglie, tutte le sveglie
sono tiranniche, facciamo notte.
E nell'oscurità sperimentiamo nuovi
accoppiamenti, nuovi intrecci di corpi.
La colazione può attendere.
1 commento:
Bella. Fa pensare Romeo e Giulietta.
Eleonora
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