La testa lucida, il lamento che scintilla,
un tentativo di codificare la tenebra,
radici al posto delle vene, un sangue
resina cola nel tuo corpo, ma non
scorre, ti senti malato, disperato come
solo un uomo sa esserlo, e nascondi
sotto terra il segreto del tuo fiato.
Ma tu sei un eroe, e non lo sai, la tua
ombra è già leggenda, regina di questo
inferno che è la speranza, dissanguata
primavera di ogni attimo, il torsolo
del tuo cuore spolpato è un simbolo,
un totem che spaventa gli inferi, chi
come te ama fino al grido, non muore.
Lascia illeso il sentiero a passo di nuvola.
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