Una poesia sconosciuta, figlia di invisibili trame,
sospesa nel vuoto, una poesia che nessuno vede,
vasta come il cielo degli indifferenti, una poesia
caduta a terra, cadavere mistico, che nessuno
soccorre, lasciata marcire come inutile presenza.
E attorno lo schiamazzo dei viventi, il giubilo
freddo della morte, gaudio ineffabile del Nulla,
una congiura del rumore senza il silenzio.
Una poesia calpestata, ignorata, perché non
produce, e non alimenta sogni a buon mercato.
Una poesia che è un crimine contro la quiete
addomesticata dei cuori, che scava nel sangue
alla ricerca di nuove ferite, nuovi stupori.
Una poesia che è uno scandalo vivente per
le anime morte, per chi rinuncia a se stesso.
Nessun commento:
Posta un commento