Sono felice ma non so chi sono.
Qualcuno è felice, forse sono io.
Forse no. Eppure sono felice.
Mi verrebbe quasi voglia di saltellare
per la strada ma ho paura di slogarmi
una caviglia e finire per terra.
Ho paura, di tutto, anche del mio
respiro instabile, ho paura
perché sono felice e non so chi sono.
La mia immagine si concede alle
vetrine, agli specchi, lo fa con superba
noncuranza, ma il corpo trema.
Un cedimento è sempre in agguato,
un tendine stirato, una costola
incrinata in un paradiso perduto.
Eppure sono felice.
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