Il distacco delle ossa,
e la chiusura lampo
di un temporale sulla
tua fuga, così non sei
più accanto a me, non
più di un'ombra nello
sterco dell'addio, così
mi uccidi, sono nella
merda, il cuore sozzo,
il sangue spappolato,
i piedi torti in un vano
inseguimento, un grido
ortopedico, invelenito
da una notte stellare,
schianto di questa
gravitazione puttana che
non mi fa volare da
te, morta mille volte
in una morte, radice
d'oro nel mio buio.
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